Sport, 10 ottobre 2021
Shaqiri e la giacca dell’UCK: l’ASF attacca l’incursore, la Serbia… ce l’ha con Xherdan!
Quanto avvenuto ieri sera dopo la sfida vinta dalla Svizzera contro l’Irlanda del Nord non è ovviamente passato inosservato
GINEVRA – Quanto successo ieri sera al termine della sfida tra Svizzera e Irlanda del Nord, ai microfoni della RSI, quando Xherdan Shaqiri si è visto mettere addosso da un tifoso una giacca su cui appariva il simbolo dell’UCK, l’Esercito di Liberazione del Kosovo, non è ovviamente passato inosservato.
Ovviamente l’ASF ha preso posizione, tramite un tweet, in cui ha definito “inaccettabile che persone abusino di uno stadio da calcio, o in questo caso di un'intervista di un giocatore dopo la partita, per fare propaganda politica". Intanto sempre la stessa ASF ha comunicato che "il
colpevole è stato interrogato dalla polizia e gli è stato immediatamente imposto un divieto d'accesso allo stadio”.
Ma Shaqiri è entrato nel mirino anche della Federazione di calcio serba che, tramite il proprio segretario generale Jovan Shurbatovic, ha avvisato che presenterà una lettera di protesta alla FIFA.
“Chiederemo una reazione urgente e le sanzioni più severe contro Shaqiri per aver promosso l'organizzazione criminale terroristica UCK durante la dichiarazione ai media”, è il testo che compare su un tweet sul profilo ufficiale.