Ma, nonostante i piani di costruzione e i commenti di Metzler-Arnold che lasciano intendere che il cambiamento sarebbe imminente, Jean-Pierre Roth, presidente della Fondazione per la ristrutturazione delle caserme ha definito "maldestro e inappropriato" il titolo scelto dal domenicale zurighese.
"Mi è stato chiesto del progetto di ristrutturazione della caserma e ho detto che il progetto di costruzione prevedeva la possibilità di integrare le donne nella caserma, dato che alla fine ci saranno stanze individuali", spiega il presidente della fondazione per la ricostruzione della caserma. "Se il Vaticano decidesse di farlo, non ci sarebbero problemi. Ma questo non significa che sia una cosa gìa decisa", aggiunge interpellato dal sito cath.ch, rimpiangendo un titolo che "crea confusione".
Secondo Roth, quando la Segreteria di Stato ha studiato il progetto della nuova caserma, non ha commentato questo punto particolare. "Non abbiamo chiesto nessuna risposta su questo argomento", aggiunge l'ex direttore della Banca Nazionale Svizzera, riferendosi alla ormai presunta alla "adibita" delle donne.
Tuttavia, questo chiarimento non indica che la porta della Guardia pontificia rimarrà chiusa per le donne. Interrogato dalla SonntagsZeitung, un ufficiale della Guardia Svizzera, il tenente Urs Breitenmoser, ha suggerito che era "concepibile" aprire la Guardia alle donne in futuro.
Informativa sulla Privacy
Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.
Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .
Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.