Svizzera, 05 settembre 2021

Aveva danneggiato antenne radio e veicoli militari, estremista di sinistra dovrà risarcire 250'000 franchi di danni

Un estremista di sinistra di 30 anni arrestato nel gennaio 2019 nel canton Zurigo per aver danneggiato diversi veicoli della polizia e antenne telefoniche è stato condannato venerdì a una pena detentiva e a pagare un risarcimento decisamente salato. L'uomo, in carcere preventivo dal giorno del suo arresto, aveva fatto ricorso contro una prima sentenza del tribunale distrettuale di Hinwil (ZH). Venerdì, l'Alta Corte di Zurigo ha confermato la pena, pari a tre anni e mezzo di carcere e a risarcire 250'000 franchi di danni.

Membro di un gruppo di estrema sinistra, l'uomo ha partecipato in quello che la NZZ descrive come un "attacco incendiario" a nove veicoli militari a Hinwil nel settembre 2015 in cui, oltre ai menzionati veicoli militari, un totale di 23 mezzi furono danneggiati. Successivamente, nel luglio 2016, il 30enne aveva dato fuoco alle antenne del sistema radio di emergenza della polizia municipale di Zurigo sul Waidberg. In quell'occasione fu aiutato da almeno
un complice, ma questi riuscì a far perdere le sue tracce. L'accusato fu identificato grazie a tracce di DNA lasciate su entrambe le scene del crimine.

Da notare che, all'epoca del primo processo, nel gennaio 2020, i membri del gruppo di estrema sinistra avevano pubblicato sul loro sito internet un comunicato in cui si dissociavano dall'imputato, in quanto questi aveva dato agli inquirenti informazioni utili a rintracciare gli altri membri del gruppo implicati negli attacchi menzionati: "Come ex gruppo di solidarietà, terminiamo pubblicamente le nostre attività di solidarietà e di sostegno al prigioniero" si poteva leggere sul sito.

L'imputato, forse per paura di ritorsioni dei suoi ex "compagni", aveva poi ritrattato le dichiarazioni fatte agli inquirenti circa gli altri membri del gruppo. Da allora, per quanto se ne sappia, nessun altro implicato in questi danneggiamenti è stato nel frattempo identificato o arrestato.

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