Sport, 30 agosto 2021

“Un ulteriore salto di qualità possibile con strutture DOC”

Il tecnico Enrico Cariboni parla del momento magico dell’atletica leggera nostrana

BELLINZONA - L’ex mezzofondista Enrico Cariboni,figura di spicco del Gruppo Atletico Bellinzona nonché responsabile del Galà dei Castelli, è reduce dalle Olimpiadi di Tokyo, durante le quali ha funto da opinionista per la RSI. Un’esperienza indimenticabile, ci ha detto nei giorni scorsi, perché il clima e le particolari condizioni a cui tutti hanno dovuto sottostare (vedi coronavirus) hanno reso le competizioni giapponesi molto diverse da quelle abituali. Ciò non ha tuttavia impedito che la nazionale svizzera di atletica uscisse a testa alta dalla lunga trasferta asiatica, a conferma che il nostro movimento continua la sua crescita a livello di risultati e che ormai non teme più i confronti con i grandi o le grandi del pianeta.


Ad immagine dei ticinesi Ajla del Ponte e Ricky Petrucciani, punti di forza della rappresentativa elvetica. La stagione tuttavia non è ancora finita: ci sono ancora il meeting di Zurigo e l`atteso Galà dei Castelli di Bellinzona. Con Enrico Cariboni abbiamo parlato del momento magico del nostro movimento, della rassegna dei Castelli ma anche di quello che sembra essere il principale ostacolo ad un ulteriore salto di qualità degli atleti ticinesi: le strutture. Una nota dolente.


Enrico Cariboni: la nostra atletica sta vivendo un periodo magico.
Questo è davvero un momento eccezionale per l’atletica svizzera. Siamo forti ad ogni livello e credo che tutto sia partito dal 2014, quando abbiamo organizzato gli Europei: ciò ha dato un impulso a tutto il movimento. A livello tecnico, poi, abbiamo compiuto un bel salto di qualità grazie alla grande preparazione e alla competenza dei tecnici, che in questi anni hanno svolto un lavoro in profondità esemplare.


L’atletica sta diventando sempre più popolare. 
Credo che gli eventi che si organizzano in Svizzera abbiano fatto poi la loro parte: penso naturalmente ad Athletissima, al Meeting di Zurigo e naturalmente anche al Galà dei Castelli. Tutte queste rassegne hanno permesso a giovani di avvicinarsi al nostro bellissimo sport. Non solo calcio e hockey su ghiaccio, insomma. In Ticino e nel resto della Svizzera adesso anche l’atletica ha un seguito e crea entusiasmo.


Negli ultimi tempi atleti e atlete rossocrociati si sono fatti onore ovunque. 
Siamo molto competitivi, anche se ad onor del vero manchiamo ancora in qualche disciplina tecnica. Ma nella velocità abbiamo compiuto enormi progressi. E proprio in questo senso mi aspetto risultati di grandi livello ai prossimi Europei di Monaco di Bavieradel 2022.


E che dire dei ticinesi Ajla Del Ponte e Ricky Petrucciani?
Entrambi stanno vivendo una grande fase. In particolare la losonese, che a livello mondiale ha ottenuto risultatistrepitosi, penso in particolare nei 100 metri piani, una disciplina in cui sino a qualche anno fa era impensabile poter accedere ad una finale. A 25 anni Ajla ha ancora margini di miglioramento e sono convinto che potrà raggiungere nuovi importanti traguardi. Ricky è più giovane ma ha dimostrato che è sulla strada giusta per diventare uno dei tre migliori in Europa. Nel 2022 sarà ancora Under
23 e in prospettiva, se tutto funzionerà al meglio, diventerà un big. Insomma; Ajla e Ricky sono i nostri portacolori ma dietro di loro ci sono altri atleti che presto potrebbero emularli.


I due olimpionici hanno dimostrato di avere temperamento e coraggio. 
La Del Ponte ha una forza mentale incredibile. Lo si è visto proprio in questi ultimi mesi: è uscita dall`inverno informissima vincendo il titolo europeo e ottenendo anche la miglior prestazioneindoor sui 60 metri. Logico che arrivasse in forma smagliante a Tokyo. Per me non è stata certamente una sorpresa. Con quel personale stagionale di 10.90 sui 100 metri, poi, ha fatto qualcosa di eccezionale. Ricky dal canto suo ha scelto la via della Svizzera Interna ed ha osato tantissimo percorrendo la strada del professionismo. Non era facile. Bravo a lui. Nel centro sportivo di Zugo ha poi il posto ideale per migliorare le proprie prestazioni. 


Allarghiamo il discorso agli allenatori svizzeri.
In Ticino si sta facendo un ottimo lavoro anche se ci sono ancora delle lacune da colmare. Penso in particolare proprio agli allenatori, la maggior parte dei quali lavora al fianco degli atleti nel tempo libero. La passione è certamente importante ma credo che in futuro si dovrà trovare una soluzione per gratificare i loro sforzi. Le pacche sulle spalle non bastano più. In futuro le federazioni dovranno fare il salto di qualità, se si vorrà migliorare ulteriomente il prodotto.


Nota dolente: in Ticino le strutture sono piuttosto carenti. 
Siamo parecchio indietro. In particolare nel Sottoceneri dove ormai siamo ai minimi storici. A Mendrisio c`è una pista con solo due corsie, a Chiasso non si può più usare, a Rivera, un tempo fiore all`occhiello, idem come sopra, a Lugano affaire a suivre ma se passa il polo sportivo per due o tre anni gli atleti non avranno la pista, visto che ci saranno i lavori per la costruzione del nuovo impianto. A Capriasca, infine, c`è un bel centro ma la pista di atletica leggera ha soltanto quattro corsie . Insomma: la situazione è preoccupante e credo sia ora che la politica faccia la sua parte e si muova affinché si possano avere delle strutture all`altezza di un movimento in grande crescita. Non bastano le belle parole e i complimenti quando i nostri vincono le medaglie a livello internazionale! 


Come si diceva all’inizio di questa intervista, il Galà funge da traino della nostra atletica. 
È grazie anche ai big e alle stelle che dal 2011 arrivano nella Capitale se tanti giovani si sono avvicinati a questo sport. Anche quest`anno nella Capitale vedremo grandi atleti. E la Svizzera farà la sua parte. Oltre alla presenza dei nostri Del Ponte e Petrucciani, ci sarà Lea Sprunger, che ha deciso di chiudere la sua carriera proprio a Bellinzona. Ci aspettiamo una grande festa, perché lo sport deve essere questo. Sotto i Castelli si vivranno momenti sportivi ma anche aggregativi. Siamo fieri di ciò e ci impegneremo ancora di più per rendere più bello e avvincente il Galà.

M.A.

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