Magazine, 16 agosto 2021
Seguace di QAnon uccide i due figli: “Erano rettiliani”
Il più piccolo aveva 12 mesi. L’uomo, istruttore di surf in USA li ha assassinati con il fucile da pesca perché “avevano il dna di serpente e sarebbero diventati dei mostri”
“Avevano dna di serpente. Crescendo sarebbero diventati dei mostri così ho dovuto ucciderli”. Queste le parole con le quali il 40enne Matthew Taylor Coleman ha spiegato il folle gesto all’FBI col quale ha ucciso i figli Kaleo, di 2 anni, e Ruby Rain di soli 12 mesi. L’uomo, istruttore di surf e adepto di QAnon, avrebbe portato i bambini da Santa Barbara (California) fino in Messico, prima di assassinarli col fucile da pesca.
Ad avvertire la polizia è stata la moglie, preoccupata perché il marito aveva smesso di rispondere al cellulare dopo aver prelevato i bambini. La donna in seguito ha deciso di utilizzare la geolocalizzazione del cellulare del marito, rintracciandolo in Messico. L’uomo è stato poi fermato al confine mentre cercava di rientrare negli USA. Così

il 40enne ha confessato il tutto, spiegando che “era l’unica linea d’azione che avrebbe salvato il mondo”.
Una strana cerchia di creature aliene geneticamente mescolate con i rettili pronte a portare il caos: quella dei rettili è una delle teorie complottiste più note negli Stati Uniti. Stando a questa teoria personaggi come la Regina Elisabetta, Mick Jagger e Barack Obama sarebbero delle lucertole antropomorfe, insinuate nella società col compito di distruggerla dall’interno.
Lo scopo delle persone come Coleman è quello di combattere l’invasione con ogni mezzo possibile, anche sacrificando la propria prole, la propria discendenza, in nome di una guerra che non è mai scoppiata e che non scoppierà mai.