Svizzera, 04 agosto 2021

Settore alberghiero svizzero nel primo semestre 2021: pernottamenti in aumento del 14,3%

Nel primo semestre 2021 il settore alberghiero svizzero ha registrato 11,4 milioni di pernottamenti, pari a un aumento del 14,3% (+1,4 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2020. La domanda indigena è aumentata del 55,3% (+3,3 milioni), registrando un totale di 9,2 milioni di unità. La domanda estera, dal canto suo, è crollata del 45,4% (–1,8 milioni) a 2,2 milioni di pernottamenti. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Nel primo semestre 2021, tra gennaio (–58,2%) e febbraio (–39,9%), la domanda è rimasta fortemente negativa rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, quando gli effetti della COVID-19 non erano ancora percettibili in Svizzera. In marzo i pernottamenti sono aumentati in modo significativo (+47,1%). In aprile (+801,8%), maggio (+213,0%) e giugno (+55,4%) sono poi stati osservati incrementi molto consistenti, da correlare alle restrizioni sanitarie legate alla COVID-19 introdotte nello stesso periodo del 2020, ma più severe. A titolo di paragone, il primo semestre 2021 presenta un calo dei pernottamenti del 39,4% rispetto allo stesso semestre del 2019.

Forte calo dei pernottamenti di ospiti stranieri nel primo semestre 2021

Nel primo semestre 2021, la domanda straniera si è fortemente contratta (–45,4%) rispetto allo stesso periodo del 2020. I pernottamenti sono molto diminuiti anche rispetto al 2019 (–78,3%). L’evoluzione mensile della domanda estera rispetto al 2020 è tuttavia stata molto discontinua. Ancora fortemente negativa nei primi due mesi dell’anno (con un calo di quasi l’80% in gennaio e febbraio), è stata seguita da una contrazione un po’ meno netta in marzo (–25,9%).

A partire dal mese di aprile, la domanda estera ha preso il volo. Forti aumenti sono stati osservati in aprile (+471,3%), maggio (+321,3%) e giugno (+86,1%). Questi risultati, tuttavia, vanno messi in rapporto con i pernottamenti degli ospiti stranieri nel trimestre aprile-giugno dell’anno precedente, che si erano situati a un livello storicamente basso. Rispetto al 2019, la domanda straniera si è contratta del 78,6% in aprile, dell’80,1% in maggio e del 78,4 in giugno.

Rispetto al primo semestre 2020, la domanda degli ospiti stranieri in funzione della loro provenienza è stata fortemente negativa per tutti i continenti, con un calo un po’ più contenuto per la clientela europea (–32,6%). Ma anche la domanda di questo continente rimane ancora molto inferiore (–66,8%) rispetto al primo semestre 2019.

Boom della domanda indigena partire
dal mese di marzo

Nel primo semestre 2021, i pernottamenti degli ospiti indigeni sono aumentati del 55,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 e persino del 6,9% rispetto al primo semestre 2019. Nel mese di gennaio (–37,4%) la domanda svizzera si manteneva ancora a livelli fortemente negativi, mentre a febbraio se ne è constatata una ripresa (–4,0%). Dal mese di marzo ha fatto un balzo in avanti del 103,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, rimanendo tuttavia inferiore del 9,1% rispetto al mese di marzo del 2019. Successivamente si è assistito a un boom dei pernottamenti indigeni, con un aumento del 916,9% in aprile. Rispetto ad aprile 2019, l’aumento è pari al 40,2%. Anche nei mesi di maggio (+196,8%) e giugno (+48,8%) si è registrata una forte crescita rispetto al 2020. Rispetto al 2019, gli aumenti si sono attestati al 34,7% in maggio e al 14,4% in giugno.

Pernottamenti in aumento nella maggior parte delle regioni turistiche

A livello di regioni turistiche, nel primo semestre 2021 dieci su tredici hanno registrato un incremento dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento più marcato è stato osservato in Ticino (+172,5%), unica regione in rialzo (+27,4%) anche rispetto al 2019. Anche le regioni Giura & Tre Laghi (+56,7%), Svizzera orientale (+39,6%), Friburgo (+37,2%) e Lucerna/Lago dei Quattro Cantoni (+33,7%) hanno assistito a un forte aumento dei pernottamenti rispetto al 2020. Nei Grigioni (+5,6%) e in Vallese (+3,6%) gli incrementi sono stati più moderati. Solo le regioni urbane hanno assistito a un crollo della domanda. Infatti Ginevra (–30,9%), la Regione di Zurigo (–23,6%) e, in misura minore, la Regione di Basilea (–5,5%) hanno presentato una contrazione della domanda.

Nel primo semestre 2021 la domanda indigena era in aumento in tutte le regioni turistiche. Rispetto al 2019 sette regioni su tredici hanno persino presentato un aumento dell’affluenza di clientela svizzera durante il primo semestre 2021. L’aumento più marcato dei pernottamenti di ospiti svizzeri è stato osservato in Ticino (+233,7%). Gli incrementi della domanda indigena nelle altre regioni si situano tra il +19,5% (Regione di Zurigo) e +78,4% (Giura & Tre Laghi). Per quanto riguarda la domanda di ospiti stranieri, solo il Ticino (+15,6) e la regione Giura & Tre Laghi (+0,9%) se la cavano con un aumento. Per le altre regioni, i risultati della domanda straniera variano da una quasi stabilità in Svizzera orientale (–0,5%) a cali molto marcati, come nella Regione Berna (–61,0%) e del Vallese (–56,9%).

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