Ticino, 30 luglio 2021

La Lega si riunisce per la festa del 1° Agosto

La Lega dei Ticinesi si è riunita domenica 1° agosto alla palestra comunale di Giornico per festeggiare il Natale della Patria.
Si è trattato del primo evento pubblico importante, dopo le restrizioni imposte dalle misure anti-covid, dove sarà possibile riallacciare i contatti personali con la base.
 
La Lega vuole ribadire quanto sia necessario, soprattutto di questi tempi, difendere la libertà e l’indipendenza della Svizzera.
Il Patto del Grütli, sottoscritto contro i “giudici” (nel senso di governanti) stranieri, a 730 anni di distanza non ha perso nulla della propria attualità.
 
Libertà ed indipendenza non possono essere date per acquisite: vanno difese di continuo.
Per la Lega dei Ticinesi è motivo di grande soddisfazione l’abbandono dell’accordo quadro istituzionale, contro cui il Movimento si è battuto fin dall’inizio. Non è però tempo di dormire sugli allori, perché altre manovre sono in atto.
 
Ad esempio, il Consiglio federale preme affinché il contributo di 1,3 miliardi all’UE venga non solo sbloccato, ma addirittura reso ricorrente. Questo nonostante ci troviamo all’inizio della più grave crisi economica del dopoguerra: le risorse servono pertanto in patria. E questo mentre a Berna le maggioranze parlamentari, lamentando le “casse vuote” del primo pilastro,
votano l’aumento dell’età AVS per le donne, preludio di ulteriori sacrifici che interesseranno tutti.
 
La Lega dei Ticinesi ribadisce quindi, oggi più che mai, la necessità di sottrarsi alle prepotenze di una fallimentare UE, che pretende di comandare in casa nostra, e l’esigenza di destinare le risorse pubbliche ai bisogni dei cittadini svizzeri (non dei migranti economici o di paesi esteri).
 
In uno scenario in cui il cosiddetto “centro” PLR-PPD ha di fatto cessato di esistere, essendo ormai perennemente accodato alla sinistra, il ruolo della “destra” - nel caso della Lega, della “destra sociale” - diviene fondamentale per contrastare una sinistra rossoverde sempre più estremista ed intollerante.
 
Una sinistra diventata da tempo il partito degli stranieri, sempre schierata contro la Svizzera e gli svizzeri ed orientata all’imposizione di tasse, balzelli e divieti (magari in nome del “clima”), alle frontiere spalancate, alla svendita del Paese all’UE, al fallimentare multikulti ed all’immigrazione incontrollata a danno dei lavoratori locali.
 
Il primo agosto è per la Lega il momento privilegiato per ribadire che gli interessi della Svizzera e dei cittadini elvetici devono finalmente tornare al centro dell’azione politica.
 
Lega dei Ticinesi

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