Sabato 26 giugno i provvedimenti contro il coronavirus saranno considerevolmente allentati e semplificati. Saranno per esempio revocati l’obbligo del telelavoro e l’obbligo della mascherina all’aperto. Nei ristoranti non ci saranno più limiti al numero di ospiti per tavolo e, con il certificato COVID, potranno di nuovo avere luogo grandi manifestazioni senza limiti di persone o capienza.
Si procederà dunque a una riapertura più estesa di quella proposta in sede di consultazione. Nella sua seduta del 23 giugno, il Consiglio federale ha inoltre agevolato l’entrata in Svizzera. I provvedimenti sanitari di confine si concentreranno sulle persone in provenienza da Paesi in cui è diffusa una variante preoccupante del virus.
Le fasi di riapertura del 19 aprile e del 31 maggio non hanno avuto conseguenze negative sulla situazione epidemiologica. Il numero di nuovi casi e le ospedalizzazioni continuano a calare in modo sensibile. Inoltre, entro la fine di giugno circa la metà della popolazione adulta sarà completamente vaccinata. Bisogna tuttavia continuare a essere prudenti. Dall’inizio di giugno la Svizzera si trova nella fase di stabilizzazione. Non sono ancora state vaccinate tutte le persone che lo desiderano. Il Consiglio federale osserva con attenzione la diffusione della variante delta, più infettiva.
Considerati il miglioramento della situazione epidemiologica, il buon andamento della campagna vaccinale e i pareri espressi dai Cantoni, dalle parti sociali e da altri partecipanti alla consultazione, il Consiglio federale ha deciso allentamenti più ampi di quelli proposti. Le regole sono uniformate e semplificate e l’ordinanza COVID-19 situazione particolare è ampiamente rivista.
Allentamenti più importanti del previsto
La quinta fase di riapertura si spinge oltre quanto proposto in sede di consultazione soprattutto nei punti seguenti:
-sostituzione dell’obbligo del telelavoro con una raccomandazione;
-nessuna limitazione del numero di ospiti per tavolo nei ristoranti;
-nessuna limitazione della capienza e del numero di persone e nessun obbligo della mascherina alle grandi manifestazioni con certificato COVID;
-nessun obbligo di portare la mascherina e mantenere la distanza durante le attività sportive e culturali; nessuna differenza tra professionisti e amatori;
- nessuna restrizione per l’insegnamento in presenza nelle scuole universitarie e nella formazione continua.
Revocato l’obbligo della mascherina all’aperto
L’obbligo della mascherina è revocato nelle aree esterne delle strutture accessibili al pubblico e delle strutture per il tempo libero, come pure sulle terrazze dei ristoranti. Nei trasporti pubblici sono considerate esterne tutte le aree con grandi aperture su almeno due lati, quali i marciapiedi di accesso ai treni (anche quelli sotterranei), le fermate, i sottopassaggi e i cavalcavia o gli atri e le aree commerciali delle stazioni. Sono considerati luoghi chiusi gli impianti ferroviari sotterranei (quali la stazione sotterranea di Zurigo), le aree sotterranee di accesso e di shopping e le sale di attesa chiuse.
Restano in vigore le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica: dove non è possibile mantenere una distanza di 1,5 metri dalle altre persone, bisogna indossare la mascherina. Al chiuso resta in vigore l’obbligo generale della mascherina perché è impossibile controllare sistematicamente chi è già stato vaccinato o è guarito dal virus.
Revocato l’obbligo della mascherina sul lavoro e nelle scuole del livello secondario II L’obbligo generale della mascherina è revocato anche sul lavoro. I datori di lavoro continuano a essere responsabili della protezione dei lavoratori e decidono dove e quando è necessario indossare la mascherina. La Confederazione revoca l’obbligo della mascherina anche nelle scuole del livello secondario II. I provvedimenti da adottare nei licei, nelle scuole specializzate e nelle scuole professionali tornano a essere di competenza dei Cantoni.
Obbligo del telelavoro sostituito da una raccomandazione
L’obbligo del telelavoro è revocato e sostituito da una raccomandazione; il lavoro in loco non è più subordinato all’obbligo di sottoporsi regolarmente a un test.
Nessuna restrizione per l’insegnamento presenziale
La limitazione del numero di persone ammesse ai corsi presenziali nella formazione professionale superiore, nella formazione continua e nelle scuole universitarie è revocata, senza l’obbligo di sottoporsi regolarmente a un test.
La capienza può essere sfruttata appieno
I negozi, le strutture per il tempo libero e gli impianti sportivi possono sfruttare appieno la propria capienza. I parchi acquatici possono riaprire. Soltanto alle manifestazioni senza certificato COVID la capienza è limitata a due terzi.
Ristoranti: nessun limite al numero di ospiti per tavolo
Nei ristoranti è revocata la limitazione del numero di persone per tavolo. Al chiuso resta in vigore l’obbligo di consumare stando seduti, tra i gruppi dev’essere rispettata la distanza prescritta. I dati di contatto continuano a essere registrati, ma bastano quelli di una persona per gruppo. Resta obbligatorio anche indossare la mascherina, salvo quando gli ospiti siedono al tavolo. All’esterno le dimensioni dei gruppi non sono più limitate ed è revocato l’obbligo di consumare stando seduti. Anche all’aperto, tuttavia, tra i gruppi deve essere rispettata la distanza prescritta. Non devono per contro più essere registrati i dati di contatto.
Riapertura di discoteche e sale da ballo
Le discoteche e le sale da ballo possono riaprire, a condizione che l’accesso sia limitato alle persone in possesso di un certificato COVID. Si rinuncia alla limitazione a 250 persone e alla registrazione dei dati di contatto proposte in sede di consultazione. Come per tutte le strutture con accesso limitato alle persone in possesso