MONTE CARLO (Principato di Monaco) - Pino Allievi, per anni prima firma dei motori della Gazzetta dello Sport e apprezzato collaboratore della Rai, la definisce anomala, difficile e pure folle. Il termine “anacronistica”, afferma il giornalista italiano, è forse esagerato, anche se riconosce le terribili difficoltà che un pilota incontra nel guidare una vettura a oltre 200 km l’ora fra i muri e le stradine della pista di Montecarlo, sulla quale oggi si corre il tradizionale e storico Gran Premio di Monaco. Di una cosa, tuttavia, si dice sicuro:“ Salvo poche eccezioni, hanno sempre vinto i migliori, coloro che avevano talento e qualità superiori agli altri”. Con il buon Pino abbiamo cercato di inquadrare questo evento, che definire speciale è eufemistico. Partendo da una semplice e forse scontata domanda.
Pino Allievi: ha ancora senso nel 2021 correre sul tortuoso circuito monegasco?
La risposta è semplice: sono i piloti a voler correre a Montecarlo. Da sempre. Su questo circuito misurano le proprie capacità tecniche e soprattutto fisiche. Ma non solo: anche le scuderie hanno sempre messo Monaco in testa alla lista dei gran premi da vincere. Per Enzo Ferrari, tanto per esemplificare, trionfare nel Principato era motivo di grande orgoglio. Per la Scuderia, diceva, era una questione di visibilità a livello planetario. E, in un certo senso, Montecarlo piace per il glamour. Nei giorni del Gran Premio capita di incontrare divi, attori, attrici, capitani di industria. Anche se rispetto al passato, soprattutto agli Anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, le cose sono cambiate…
Il circuito, converrà, non è il massimo a livello di sicurezza.
Debbo dire che su questo aspetto si è molto dibattuto e ammetto che la pista nasconda parecchie insidie. Ci sono stati anche vari incidenti, alcuni tremendi e nei quali due piloti italiani Luigi Fagioli (nel 1952) e Lorenzo Bandini (nel 1967) sono pure deceduti. In tanti hanno rischiato la vita.
A Montecarlo, si dice, vince solo chi ha talento.
Concordo pienamente. Salvo qualche eccezione, mi riferisco a Oliver Panis nel 1996, hanno sempre vinto i migliori. Solo guai meccanici hanno