Svizzera, 27 aprile 2021
Chiede perizia sul radar che lo ha "flashato", la sanzione gli viene ridotta perchè era tarato male
Non ci credeva molto un automobilista bernese ripreso da un radar mentre guidava a 110km/h che aveva chiesto una perizia sull'apparecchio installato tra Courrendlin e Choindez, due comuni del canton Giura. Ma avendo in passato avuto "un bel po' di problemi" con la sua patente, ha provato il tutto per tutto. E, come riporta "Le Quotidien Jurassien", la fortuna gli ha sorriso in quanto la perizia ha rilevato che la polizia giurassiana non aveva installato in modo ottimale il suo dispositivo di misurazione.
In un tratto stradale limitato a 80 km/h, l'automobilista viaggiava a 116 km/h, cioè 110 km/h dopo aver dedotto i 6 km/h di tolleranza. Su richiesta del cittadino berne, lo scorso autunno, la Procura del Giura ha quindi affidato la perizia all'Istituto federale di metrologia. Il verdetto era lungo 16 pagine: l'autista guidava a 109, 413 km/h, una cifra arrotondata per difetto a 109 km/h. "I
funzionari della polizia avrebbero dovuto notare il muro di cemento inclinato in primo piano e posizionare lo strumento di misurazione più indietro nel tunnel", hanno detto gli esperti. La posizione dello strumento di misura "non è stata scelta in modo ottimale" e di conseguenza il radar non poteva misurare con esattezza la velocità del conducente.
Di conseguenza, per un solo chilometro orario, l'automobilista, guidando al di sotto dei 110km/h, non è più considerato un pericolo e la sua sanzione è stata notevolmente ridotta. La patente gli sarà ritirata per un solo mese invece di tre e la multa sarà ridotta, così come le aliquote giornaliere sospese. Ultimo ma non meno importante: il "reato" non sarà registrato sul suo casellario giudiziale. Il costo della perizia, interamente fatturata allo Stato, è di 2325 franchi.