Ticino, 23 febbraio 2021
Fece esplodere un ordigno alle scuole di Bellinzona: non sarà espulso
Potrà restare in Svizzera, il 20enne spagnolo che un anno fa piazzò e fece esplodere un ordigno artigianale sull’ex campo da basket delle Scuole Sud di Bellinzona.
Come riferisce La Regione, la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis ha infatti “eccezionalmente” rinunciato alla richiesta di espulsione del giovane straniero, comparso oggi alla sbarra a Lugano per rispondere dell’esplosione del 26 febbraio 2020, ma anche di altri reati tra cui il consumo e la fornitura di marijuana e il possesso sul proprio telefonino di filmati di atti sessuali con animali.
Il 20enne è comunque stato condannato a una pena di 16 mesi
di carcere, sospesa con la condizionale per due anni, e una multa di 100 franchi.
L’esplosione dell’ordigno artigianale, ricorda La Regione, provocò la rottura di una trentina di finestre e danneggiò lo stabile scolastico per un costo di oltre 18mila franchi. “In effetti ho rischiato di uccidere qualcuno”, ha ammesso il giovane durante il processo.
Non era ad ogni modo stato lui a confezionare l’ordigno - un tubo di acciaio contenente 600 grammi di polvere pirica - bensì un suo amico 22enne che verrà processato venerdì, sempre a Lugano, per una lunga serie di esplosioni nel Bellinzonese.