Ticino, 22 febbraio 2021

"Vaccinazioni? Non se ne parla più! Intanto a Viggiù…"

*Articolo dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri

Il Consigliere federale $ocialista Alain Berset, così come pure i burocrati dell’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP), dall’inizio della pandemia non ne hanno azzeccata mezza. Da un anno ormai si passa da un FLOP all’altro, con conseguenze disastrose per l’economia, l’occupazione e la salute pubblica. Il governicchio federale ha introdotto la dittatura del virus e si ostina a prolungare ad oltranza il catastrofico lockdown (=SERRATA) inventandosi sempre nuove scuse nel vano tentativo di giustificare l’ingiustificabile.
 

Nessuna informazione
 

Mentre il ministro $ocialista ed i burocrati dell’UFSP continuano a starnazzare sulle “varianti” del virus cinese e taroccano pure i dati del cosiddetto tasso di riproduzione Rt per renderli peggiori, un silenzio sepolcrale è calato da settimane sull’unica via d’uscita dalla pandemia. Ovvero i VACCINI.
 

Ad inizio anno, i soliti politicanti in fregola di visibilità mettevano fuori la faccia per annunciare con toni trionfalistici epiche campagne di vaccinazioni “a manetta”. Le vaccinazioni a manetta non ci sono state. Proprio per niente. E adesso di vaccini non si sente più parlare. I politicanti di cui sopra evitano l’argomento come la peste (tanto per restare in tema). Nessuna informazione su quando le immunizzazioni riprenderanno. Nella graduatoria dei paesi con più inoculazioni svettano - come sappiamo da settimane - Israele e Gran Bretagna. Il posizionamento della Svizzera è, per contro, miserevole. Non stiamo parlando del Burundi (con tutto il rispetto per il Burundi). Stiamo parlando della Svizzera: patria dell’industria farmaceutica nonché paese con la sanità più cara del mondo (ed infatti settimana scorsa sono stati annunciati massicci aumenti dei premi di cassa malati per il 2022).
 

Fallimento devastante
 

La campagna vaccinale in Svizzera è un FALLIMENTO devastante. La fine della pandemia passa dal vaccino. Non esistono altre strade. Di certo non le SERRATE che tanto piacciono alla $inistra ro$$overde, ovvero al partito dei dipendenti dello Stato e del parastato con il posto di lavoro garantito a vita: per costoro, il lockdown altro non è che un’ulteriore vacanza a stipendio pieno. Procurarsi il vaccino: questa avrebbe dovuto essere, e da mesi, la priorità assoluta del kompagno Berset. Altro che chiusure! Ebbene, il FLOP è totale. Una vera e propria Caporetto. Come possa il ministro P$ rimanere in carica dopo aver fallito

in modo così plateale la sua missione principale, è un mistero. In Italia nei giorni scorsi l’Istituto Spallanzani ha avallato l’utilizzo del vaccino russo Sputnik, indicando che è efficace al 92%. Forse che la Svizzera, ovvero il kompagno Berset, ha compiuto qualche passo per procurarsene quantitativi importanti? Ma figuriamoci! La scorsa settimana l’ambasciatore russo a Berna ha dichiarato alla stampa d’Oltralpe di aver per ben due volte proposto il preparato russo alla Confederella, senza ottenere nemmeno una risposta. E il letargo continua! Intanto si pretende di far durare il lockdown ad oltranza.
 

Viggiù zona rossa
 

Da giorni il Comune di Viggiù - appena fuori dai nostri confini e domicilio di un discreto numero di frontalieri - è tornato in zona rossa a causa di un focolaio della variante “scozzese”. Però le frontiere con il Belpaese rimangono SPALANCATE! Il kompagno Berset chiude e fa fallire le attività economiche e pretende di blindare in casa la gente con la scusa delle varianti; però i frontalieri devono entrare liberamente in Ticino anche dalle zone rosse!
 

La richiesta - invero minimalista - del governicchio ticinese di chiudere almeno i valichi secondari con l’Italia giace imboscata da settimane in qualche cassetto bernese. Giustamente il governicchio, grazie al presidente leghista Norman Gobbi, è tornato alla carica sulla necessità di limitare la mobilità transfrontaliera a seguito del “caso Viggiù”. E ci mancherebbe che ciò non accadesse: perfino all’interno dell’UE si limitano gli accessi in caso di focolai (vedi l’Austria con il Tirolo). Ma quanto scommettiamo che anche questa volta non accadrà proprio nulla? Per la $inistra e per il suo ministro dei FLOP Berset, le frontiere spalancate sono un dogma sacro ed intoccabile, molto più importante della salute pubblica!
 

La gestione P$

Economia chiusa ed in fallimento, vaccinazioni ferme, occupazione in caduta libera, impennata di depressioni, violenza domestica e suicidi. E frontalieri che entrano tranquillamente in Ticino dalle zone rosse.

Ecco i bei risultati della gestione $ocialista della pandemia. E la $inistra si prepara ad ulteriormente dissanguare i cittadini già allo stremo con nuove tasse, balzelli ed aumenti di moltiplicatore. E la preferenza indigena? Nemmeno a parlarne: è roba da beceri populisti e razzisti!

 

Ma avanti, votate per i ro$$overdi…

*Edizione del 21 febbraio 2020


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