Sport, 10 dicembre 2020
La triste sera di Parigi che ha messo a nudo anche l’Uefa
Condanna unanime di quanto avvenuto martedì sera al Parco dei Principi con la frase razzista del quarto uomo, il rumeno Coltescu
PARIGI (Francia) – Difficilmente sarà dimenticata la triste e miserabile serata di Parigi – tanto è vero che la Uefa, sempre sensibile al tema del razzismo, ha già aperto un’inchiesta – e ovviamente la condanna è stata unanime. Ma quanto accaduto martedì al Parco dei Principi, con quel “negru”, ovvero “nero” in rumeno, proferito dal quarto uomo della sfida di Champions League, PSG-Basaksehir, il signor Coltescu, ha scoperchiato il vaso del razzismo anche nella più importante competizione europea di calcio per club.
La sfida, interrotta per la reazione di Achille Webo, l’ex
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giocatore camerunense, assistente del tecnico della formazione turca, indicato come “negro” dal quarto uomo, che ha portato all’intervento di Neymar e Mbappé e a quella di un furibondo Demba Ba, attaccante del Basaksehir, espulso dall’arbitro della contesa è stata rigiocata ieri sera con un’altra quaterna arbitrale, ma ovviamente quanto accaduto non può e non deve chiudersi in questo modo.
L’indignazione è stata unanime, non solo da parte del mondo sportivo, e sicuramente arriverà una dura condanna nei confronti di Sebastian Coltescu che come minimo non vedremo più sui campi europei.