Ticino, 27 ottobre 2020

Primo ritrovamento di Vespa velutina in Ticino

Il Dipartimento del territorio (DT) comunica che è stato ritrovato un esemplare di Vespa velutina a Ludiano (Blenio). I primi approfondimenti sembrano indicare che si tratti di un individuo isolato (un’operaia), probabilmente introdotto da qualche turista o da un trasporto merci. Le ricerche si protrarranno ancora per alcuni giorni e verranno riprese in primavera.

Il calabrone asiatico (Vespa velutina) è stato segnalato per la prima volta in Europa nel 2004 in Francia, nella regione di Bordeaux. Da allora si è diffuso in buona parte dell’Europa (Spagna, Portogallo, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Scozia e Olanda). Nel 2016 è stato avvistato per la prima volta anche in Svizzera, nel Canton Jura. Nel corso del 2020 è infine stato segnalato nei Cantoni Ginevra e Vaud, dove sono stati anche reperiti e distrutti dei nidi.   A inizio 2020 il Gruppo di lavoro organismi alloctoni invasivi (GL OAI) ha organizzato una serata di formazione su questo tema per gli apicoltori e per le guardie della natura.

Grazie a questa formazione, un apicoltore ha riconosciuto un esemplare trovato l’8
ottobre a Ludiano in Val di Blenio e lo ha immediatamente segnalato ad apiservice (centro di competenza svizzero per la salute delle api). Il coinvolgimento del presidente degli apicoltori Ticinesi Davide Conconi, dell’esperto designato dalla Confederazione Prof. Daniel Cherix dell’Università di Losanna e dei rappresentanti del GL OAI, ha permesso di organizzare un primo sopralluogo per la posa di esche volte al monitoraggio della zona circostante il punto di ritrovamento.

Il primo monitoraggio non ha portato al rinvenimento di altri esemplari della vespa esotica; questo fa pensare che l’individuo ritrovato l’8 ottobre sia arrivato a Ludiano attraverso trasporti di persone o di merci provenienti da zone dove la vespa è già presente, in Svizzera o nella vicina penisola. Tenuto conto dell’attuale stagione in cui notoriamente è difficile registrare la presenza di vespe, si è deciso di ripetere il monitoraggio nella primavera del 2021, quando – per aumentare la vigilanza sul territorio – ci si avvarrà del supporto sia delle guardie della natura che degli apicoltori.

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