Svizzera, 18 ottobre 2020

Sul treno senza mascherina, deputata PS denuncia i controllori

Per lei è una questione di principio. La granconsigliera turgoviese Barbara Müller (PS, nella foto) non vuole far vedere ai controllori delle FFS il certificato medico che la esenta dall’obbligo di indossare la mascherina. “Contiene informazioni personali che non interessano ai controllori – afferma la socialista -. E in ogni caso manca una base legale per effettuare questi controlli”.

La 57enne Barbara Müller, che possiede un abbonamento generale di prima classe, viaggia spesso in treno. Da quando è entrato in vigore l’obbligo della mascherina le è stato più volte chiesto di rispettare la norma oppure di scendere dal treno. Lei ha rifiutato entrambe le opzioni ma non ha nemmeno voluto mostrare il certificato medico che la esenta dall’obbligo della mascherina. A suo dire chiunque dispone di un titolo
di trasporto valido ha diritto di viaggiare sul treno per cui i controllori non hanno il diritto di farle pressione. “Sono stata più volte minacciata di essere cacciata dal treno – ha raccontato al Blick – oppure che avrebbero chiamato la polizia facendomi pagare il conto”.

Per risolvere la situazione le sarebbe bastato mostrare il certificato medico. Ma lei non vuole. Per una questione di principio. E così invece di arrendersi ha denunciato i controllori. Sono già tre, secondo il Blick, i controllori FFS denunciati dalla deputata socialista per coercizione. Il sindacato SEV non è per nulla contento. “I passeggeri che non rispettano le regole – sostiene il sindacalista Jürg Hurni – possono essere fatti scendere dal treno anche se hanno un titolo di trasporto. Questo vale per tutti”.

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