Pubblichiamo di seguito la testimonianza di una ragazza recentemente licenziata che vuole condividere la sua delusione per essere lasciata a casa e la sua impressione di essere stata sempre penalizzata nel mondo del lavoro a causa della sua cittadinanza svizzera. Nome e indirizzo dell'autrice del testo sono conosciuti alla redazione.
Sono una ragazza di 30 anni, svizzera, figlia di genitori svizzeri ed ho conseguito con ottimo successo il diploma di impiegata di commercio al dettaglio (venditrice). Dopo una lunga e travagliata ricerca di un posto di lavoro, ecco aprirsi per miracolo le porte di un grande marchio svizzero. Impiego a tempo parziale, meglio di niente!
Precisa sul lavoro, puntuale, benvoluta dai colleghi e soprattutto dai clienti. Ma ecco presentarsi la ristrutturazione del budget (i media lo hanno ampiamente riportato nelle scorse settimane) e quindi dell'organico: risultato? Dopo appena un anno e mezzo di lavoro mi ritrovo di nuovo senza occupazione