Svizzera, 27 agosto 2020
Esperti dell'ONU chiedono che la Svizzera aiuti i "suoi" terroristi detenuti all'estero
La Svizzera deve aiutare i suoi cittadini adulti che si sono recati all'estero "con motivazioni terroristiche" quando sono detenuti in Paesi con bassi standard in materia di diritti umani. È quanto raccomandano degli esperti indipendenti dell'ONU, secondo cui la Svizzera dovrebbe chiedere l'estradizione dei terroristi detenuti in questi paesi.
Lo si legge in un rapporto pubblicato martedì a Ginevra per il Consiglio dei diritti dell'uomo e scritto da tre membri del gruppo di lavoro dell'ONU sull'impiego di mercenari, i quali chiedono alla Svizzera di richiedere tali rimpatri in determinate situazioni, in particolare quando

"prove credibili" suggeriscono che questi detenuti sono perseguitati o potrebbero essere torturati o non ricevere un processo equo.
Diversi jihadisti svizzeri che sono partiti per entrare nello Stato islamico (EI) sono stati trattenuti dalle autorità curde nel nord-est della Siria da quando il gruppo terroristico ha perso il controllo di quest'area. Nonostante gli appelli dell'ONU e del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) agli Stati affinché rimpatriino i loro cittadini, la consigliera federale Karin Keller-Sutter si è sempre opposta al ritorno in Svizzera di queste persone per motivi di sicurezza.