La polizia delle West Midlands, in Inghilterra, ha fatto sobbalzare più di una persona sui social media dopo che ha annunciato con orgoglio di aver arrestato un ragazzino di 12 anni poche ore dopo che questi aveva inviato insulti razzisti e immagini del Ku Klux Klan al calciatore del Crystal Palace Wilfried Zaha.
"Siamo stati allertati per una serie di messaggi razzisti inviati a un calciatore e dopo aver investigato abbiamo arrestato un ragazzino (!). Il dodicenne di Solihull è stato posto in detenzione. Grazie a tutti quelli che hanno sollevato il problema. Il razzismo non sarà tollerato" è il messaggio pubblicato dalla polizia di West Midlands, il tutto preceduto da un pomposo "#ARRESTATO", in cui le forze dell'ordine si vantano di aver messo in prigione un ragazzino.
Prima di una partita domenicale tra l'Aston Villa e il Crystal Palace, Zaha ha pubblicato gli odiosi messaggi ricevuti durante la notte.
"Così mi sono svegliato oggi", ha scritto Zaha. Tra le immagini dei messaggi c'era la minaccia di venire a casa dell'atleta "vestito da fantasma" se avesse segnato nella sua prossima partita.
Il fatto che le risorse della polizia siano andate ad arrestare rapidamente un dodicenne
ha però portato alcuni a mettere in dubbio le priorità della polizia del West Midlands.
"Forse parlare con i suoi genitori" ha suggerito il collaboratore dell'Huffington Post, Yashar Ali. "Si può arrestare un dodicenne?"
"Immaginate di vantarvi di aver arrestato un dodicenne", ha twittato il giornalista investigativo di Breitbart News Allum Bokhari in reazione all'annuncio dell'arresto.
A parte il fatto un po' curioso di un giocatore di calcio professionista che si erge a vittima di insulti da parte di un ragazzino che gli manda messaggi tramite internet, forse ancora più impressionante è la “solidarietà” dimostrata da aziende e dalla stessa Premier League al “povero” calciatore del Crystal Palace preso di mira dal cattivo ragazzino.
“Questo comportamento è del tutto inaccettabile e la Premier League è accanto a Wilfried Zaha nell'opporsi a questo, e a ogni tipo di discriminazione. Non c'è spazio per il razzismo, da nessuna parte”, si può leggere in un pomposo messaggio pubblicato dalla Premier League su Internet in cui l'associazione calcistica prende le difese del giocatore preso di mira da un dodicenne con cattive parole scritte nella rete.