Svizzera, 27 marzo 2020
A processo per un tentativo di esorcismo finito in violenza
Un uomo di 42 anni ha dovuto presentarsi mercoledì davanti al Tribunale distrettuale di Wil, nel canton San Gallo, per rispondere all'accusa di violenze semplici contro sua moglie. Le circostanze che hanno portato all'aggressione sono a dir poco singolari.
Una sera di maggio del 2018, l'uomo si convince improvvisamente che la moglie è posseduta dal diavolo e di doverla esorcizzare. Con la forza, e tenendola per i capelli, la porta in bagno dove le fa una doccia "lavandola ripetutamente dalla testa ai piedi" mentre le tiene una mano sulla bocca per impedirle di urlare.
Grazie a un pretesto, la donna riesce a chiudersi in bagno e
contattare la polizia. Tuttavia, quando il marito bussò violentemente alla porta, finì per riaprirla, temendo che il rumore avrebbe svegliato i figli che stavano già dormendo.
Sempre nella stanza, l'imputato comincia a colpire la moglie diverse volte prima di infilarle alcune dita in gola per farla vomitare. Secondo l'accusa, avrebbe cercato di "costringerla a vomitare il diavolo".
Un esame psichiatrico attesta che l'imputato non è responsabile delle sue azioni. Il pubblico ministero ha quindi chiesto la sua assoluzione ma ha tuttavia richiesto una misura ambulatoriale. Non è noto quando verrà emesso il verdetto.