Ticino, 23 marzo 2020
Assurdo! Per Berna "le misure prese dal Ticino sono illegali"
Le disposizioni restrittive attuate dal Ticino “vanno oltre la legge federale. Le aziende toccate dal provvedimento potrebbero tranquillamente fare ricorso. I Cantoni non possono regolare nulla nei campi di preminenza della Confederazione. A loro è data facoltà di chiudere singole aziende se dimostrano che le distanze non possono essere rispettate, ma non possono chiudere tutte le aziende di principio". Lo ha affermato in conferenza stampa a Berna il direttore dell’ufficio federale di giustizia Martin Dumermuth spiegando come “uno dei problemi per l’applicazione della distanza sociale si è verificato sui cantieri e nell’industria”.
"Le aziende

– spiega Dumermuth – potrebbero presentare una denuncia e chiedere la riapertura degli stabili. Con il Ticino siamo in trattativa, ma per la Confederazione la situazione è illegale". Sono 21mila le aziende che nel mese di marzo hanno presentato domanda di lavoro ridotto per circa 315mila dipendenti.
A fornire i dati è stato il capo della Direzione del lavoro della SECO Boris Zürcher. Per quanto riguarda la situazione in Ticino, "il 27% dei dipendenti ha fatto domanda di lavoro a tempo parziale, alcuni anche a titolo preventivo e precauzionale. I settori più colpiti sono quello alberghiero, gastronomico, degli eventi e del tempo libero".