Sport, 17 febbraio 2020

Lugano, il bello di esser grande… con le grandi!

La vittoria colta ieri contro l’YB non solo sfata un tabù, ma permette ai ragazzi di Jacobacci di riassaporare il gusto del successo e di tener distanti Thun e Xamax

LUGANO – Nella giornata più strana di un interno campionato davvero particolare, in cui le prime della classe hanno perso tutte e le piccole hanno, di conseguenza, vinto… il Lugano non poteva farsi trovare impreparato. Una partita preparata per un’intera settimana, in maniera maniacale e delicata, dopo il brutto KO di Thun: i bianconeri, col fiato sul collo degli stessi bernesi e dello Xamax, ieri hanno mostrato forse il loro lato migliore dell’intera stagione.

In fondo se una squadra non la batti dal 2002 e questa formazione nel frattempo si è laureata per due volte campione svizzero, mentre tu per anni hai dovuto veleggiare in Challenge League, qualcosa vorrà pur dire. Così come vuol dire qualcosa se sei in grado di batterla nel momento più importante e delicato della stagione. Ebbene sì, perché
se il Lugano non avesse centrato il successo, o quantomeno non avesse fatto punti ieri contro l’YB, le cose si sarebbero fatte davvero complicate per i ticinesi, che si sarebbero ritrovati solamente a +4 sulla coppia che occupa gli ultimi due posti della classifica.

Quella vista ieri a Cornaredo, invece, è stata una squadra che finalmente ha potuto riabbracciare i suoi attaccanti, finalmente in rete e finalmente decisivi, che ha saputo affrontare i campioni in carica nonostante assenze importanti come quelle di Maric e Bottani e che ora può e deve prendere in mano il suo destino, il suo cammino e il suo futuro. Perché questa squadra, nonostante non sia completa al 100%, ne ha tutte le possibilità, nonostante qualche buco difensivo spesso arginato – ultimamente – da un Baumann che è cresciuto in maniera esponenziale.

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