Ticino, 06 febbraio 2020

"Una vita in colonna? Ma anche no!"

*Di Jasmine Ben Ali

Senza troppi giri di parole: in Ticino abbiamo gravi problemi di mobilità ed inquinamento che hanno un impatto negativo sulla nostra qualità di vita. Il 35% dei conducenti che circolano nelle ore di punta cerca un posto auto dove parcheggiare e gli stalli liberi sono difficili da trovare, soprattutto in concomitanza con un evento. Una delle sfide che la nuova Bellinzona dovrà affrontare è, a mio parere, quella di ridurre il traffico e la diffusione di polveri fini d’automobili ferme in colonna, proprio nelle vie e nelle ore più frequentate anche dai pedoni (penso a Viale Portone/via H.Guisan, ma pure e soprattutto situazioni ancora più critiche come quella della Piazza nel quartiere di Giubiasco).

Il traffico denso rallenta il dinamismo sociale e compromette l’utilizzo degli spazi pubblici. I parcheggi hanno un ruolo fondamentale in quest’ultimo ambito. Da diversi anni ormai, e per fortuna, si é deciso di offrire qualcosa di più di solo luoghi bui e ostili in cui i veicoli sono lasciati in attesa del nostro ritorno. Oggi i parcheggi vengono sempre più spesso progettati come spazi amichevoli ed efficienti, dotati di servizi e tecnologia all'avanguardia come luci guida per il posto libero, illuminazione LED, controllo della ventilazione dell'aria interna nelle autorimesse, ecc. Di bandiera verde, rossa, blu o gialla, un altro fattore che influenzerà la mobilità urbana in futuro è l’avvento delle vetture elettriche. Siamo agli inizi di questa rivoluzione, oggi c'è ancora solo una piccola percentuale di questo tipo di veicoli nel
nostro paese. I prezzi sono alti e la scelta limitata. Questa situazione cambierà tuttavia gradualmente e per forza di cose.

E’ inevitabile. Basti pensare che tutte le principali case automobilistiche sono già impegnate nello sviluppo del proprio modello elettrico e in alcuni paesi come la Norvegia sono vendute più auto elettriche rispetto a quelle con un motore a combustione. Ci stiamo preparando adeguatamente ad offrire postazioni di ricarica?

A questo si aggiunge una serie di nuovi mezzi di trasporto “smart” che contribuiscono ad allargare il concetto di utente della strada: e-bike, monopattini elettrici, segway, solowheel e gli hoverboard. Utilizzati al momento principalmente dai più giovani, ma in continua espansione ed evoluzione, non vi è dubbio che impongano nuove considerazioni e soluzioni.

Quali adattamenti ha in serbo Bellinzona per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e ridurre traffico ed inquinamento? I mezzi pubblici sono spesso la soluzione, ma ahimè negli orari più gettonati abbiamo fin troppi problemi anche lì. Una stazione intermedia in Piazza Indipendenza e un semi svincolo (unicamente a favore della parte sud) saranno sufficienti? Come s’intende favorire l’accesso alle zone di interesse pubblico nel nostro centro cittadino e nei suoi quartieri? Se eletta, uno dei miei obiettivi sarà proprio quello di portare la discussione all’attenzione di tutti per studiare soluzioni a misura del territorio e a favore di chi lo abita e lo vive.

*Candidata al Municipio e al Consiglio comunale di Bellinzona per la Lega dei Ticinesi

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