Sport, 27 gennaio 2020
Senza punta… e senza punti: il Lugano dura 45’
La ripresa del campionato ha evidenziato, se ce ne fosse bisogno, la necessità di un attaccante da inserire nello scacchiere tattico di Jacobacci. L’1-3 di San Gallo ha mostrato una squadra dai due volti
SAN GALLO – Un tempo per parte. 3 reti per una squadra, 1 sola per l’altra: di conseguenza, i primi 3 punti della prima giornata del girone di ritorno del campionato di Super League se li è accaparrati il San Gallo. E non ci sarebbe nulla di male, vedendo la classifica delle due squadre – con i bianco verdi clamorosamente in lotta per il titolo e con il Lugano impegnato a conquistare i punti per una salvezza tranquilla – ma la partita di ieri del Kybunpark per 45’ ha detto ben altro.
La sfida, infatti, ha evidenziato due cose in particolare: ai bianconeri manca una punta e che in questo momento la condizione fisica è quella che è. Sì perché questo Lugano gioca bene, crea molto, sa sfruttare i movimenti e gli spazi che gli vengono offerti, ma in fase offensiva gli manca un bomber, gli manca un terminale, gli manca un uomo da 15 reti a stagione. Sarà Da Cruz – sempre se arriverà – la pedina mancante a questa squadra? I tifosi bianconeri lo sperano. I tifosi, però, ieri si saranno mangiati le mani a vedere nel primo tempo Holender sprecare una clamorosa occasione da rete e tutti quei palloni messi in area avversaria a cercare un attaccante che, a conti fatti, manca. Se deve segnare Bottani

di testa…
Ma non c’è solo del negativo in quello che emerso da quel campo che non è mai stato molto amico dei bianconeri, Europa League inclusa. Per 45’ si è vista una squadra spavalda, capace di dettare gioco e ritmo, capace di intimorire la seconda forza del campionato e di metterla nell’angolo. Poi però la benzina è finita e la verve si è spenta, specialmente a partire dal 55’, ovvero dal pareggio di Demirovic e dalla mezza papera di Baumann.
Un peccato perché la doppietta di Ruiz ha sancito una sconfitta che, per quanto ammirato nel primo tempo, si poteva serenamente evitare. Ma al Lugano è mancata la forza di reazione una volta incassato il primo schiaffo, è mancato l’apporto dell’assetto difensivo in occasione del 2-1, è mancato Baumann sul 3-1 e gli è mancato peso offensivo.
Di tempo per intervenire sul mercato ce n’è, non tanto, ma ce n’è. Toccherà allo staff tecnico e dirigenziale muoversi con decisione, ma la sconfitta di ieri non deve intimorire nessuno: se il San Gallo è lì su in alto e in stagione ha sempre battuto il Lugano… qualche motivo ci sarà.