*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri
Il costo del sacco da 35 litri va abbassato al minimo previsto dalla forchetta cantonale. Mentre per chi è in assistenza va abolita la tassa di base Non per criticare sempre, ma non pare proprio che a Lugano l’introduzione del fetido balzello sul sacco del rüt (accompagnato dalla tassa di base: quindi due nuove tasse!) si sia svolta nel migliore dei modi.
A cominciare dai sacchi “rossi” (in realtà rosa): da settimane, già da prima di Natale, nei supermercati i sacchi da 35 litri (quelli più gettonati) sono merce rara. Spesso, troppo spesso, introvabile. E non sta in piedi che il cittadino si trovi costretto a recarsi fino al Punto città per procurarsi i sacchi del rüt! Ma stiamo scherzando?
Il costo del sacco da 35 litri andrebbe inoltre abbassato a 95 centesimi, ossia il minimo previsto dalla forchetta cantonale. Mentre per chi è in assistenza va abolita la tassa di base. E non sta nemmeno in piedi che, in regime di fetido balzello, il cittadino sia obbligato a peregrinare da un quartiere all’altro alla ricerca del “sito” in cui smaltire correttamente la propria monnezza! Dunque, ora occorre aumentare i punti di raccolta!
Ma soprattutto, non sta né in cielo né in terra che il cittadino sia di fatto obbligato: - ad allestire in casa propria cinquemila contenitori diversi per ogni tipologia possibile ed immaginabile di rüt: mica tutti hanno un terrazzo, e comunque i balconi non devono trasformarsi in discariche a cielo aperto!
- A tenere in casa o sul balcone secchi di scarti di cucina puzzolenti attira- pantegane (si prepara il grande revival