Sport, 17 dicembre 2019
Ambrì da all-in: domina, stravince il derby e umiliandolo supera il Lugano in classifica
Partita senza storia quella andata in scena alla Valascia: il 7-2 finale non ammette repliche. C’è da capire quanto e se Kapanen resterà alla guida dei bianconeri
AMBRÌ – Dopo la vincente e inebriante pausa per la nazionale, l’hockey ticinese non poteva rituffarsi nuovamente nel clima campionato nel modo migliore: questa sera alla Valascia è andato in scena il quarto derby stagionale tra Ambrì e Lugano. Con i leventinesi in grado di vincerne due dei precedenti, questa sera Luca Cereda ha potuto riabbracciare Patrick Incir, mentre Sami Kapanen, dovendo rinunciare a Vauclair, Wellinger e Morini, ha deciso di schierare subito il neo arrivato David McIntyre: a farne le spese è stato Linus Klasen relegato in tribuna. L’altro acquisto degli ultimi giorni, Niklas Schlegel, ha dovuto accontentarsi si sedersi in panchina.
Il 231° derby della storia non poteva iniziare meglio per i padroni di casa, e di conseguenza peggio per gli ospiti, vista la rete trovata da Flynn dopo soli 32”. Se da una parte i bianconeri hanno fatto fatica sia in fase offensiva che in quella difensiva, i leventinesi ogni qualvolta si sono fatti vedere dalle parti di Zurkirchen hanno creato il panico nella retroguardia sottocenerina. Troppo gli errori in fase di appoggio, troppe le imperfezioni in fase di costruzione, troppe le distrazioni, enorme la differenza fisica e di intensità: il 2-0 di Mazzolini (7’) su azione d’ingaggio non ha quindi sorpreso praticamente nessuno. Da lì in poi è stato un vero e proprio dominio leventinese sancito anche dal pesantissimo 3-0 di Fohrler in powerplay (15’).
Dopo un primo tempo da dimenticare, da incubo, in casa Lugano non si poteva fare certamente peggio e, infatti, i bianconeri nel secondo periodo hanno quantomeno “provato” a costruire qualcosa, trovando anche l’illusorio sigillo di Fazzini (29’), ma contro un complesso che ha dato l’impressione di giocare più per inerzia che con idee e costrutto, per l’Ambrì è stato fin troppo
facile trovare il 4-1 con Fischer (32’), mettendo nuovamente in cassaforte la vittoria.
Il terzo tempo è stata la fotografia di quanto visto in questa serata umida della Valascia: i ragazzi di Kapanen (ancora per quanto?) non sono riusciti ad andare oltre a un palo di Loeffel e alla rete inutile di Riva (55'), mentre quelli di Cereda hanno fatto ciò che hanno voluto, facendo nuovamente centro con Flynn, ancora una volta in powerplay, (46’), in inferiorità numerica con Müller e D’Agostini (50’).
Il quarto derby stagionale ha così sancito nuovamente le difficoltà stagionali di un Lugano umiliato che davvero non riesce a ritrovarsi, sottolineando la ripresa, invece, di un Ambrì che con questa vittoria ha superato anche i cugini in classifica, ora penultimi. Se non è crisi profonda dalle parti della Cornèr Arena…
AMBRÌ – LUGANO 7-2 (3-0; 1-1; 3-1)
Reti: 0’38” Flynn (D’Agostini, Fora) 1-0; 6’04 Mazzolini (Goi) 2-0; 14’08 Fohrler (Zwerger, Fora/5c4) 3-0; 28’18 Fazzini 3-1; 31’25 Fischer (D’Agostini) 4-1; 45’57 Flynn (Zwerger/5c3) 5-1; 49’14 Müller (4c6!) 6-1; 49’45 D’Agostini 7-1; 54'27 Riva (Suri) 7-2.
AMBRÌ: Manzato; Fischer, Plastino; Sabolic, Flynn, D’Agostini; Dotti, Fora; Zwerger, Müller, Neuenschwander; Jelovac, Ngoy; Bianchi, Goi, Trisconi; Pinana, Fohrler; Mazzolini, Dal Pian, Incir.
LUGANO: Zurkirchen; Chroney, Postma; Suri, Lajunen, Bürgler; Riva, Chiesa; Bertaggia, Sannitz, Fazzini; Jecker, Loeffel; Lammer, McIntyre, Zangger; Ronchetti, Haussener; Jörg, Romanenghi, Walker.
Penalità: 5x2’ Ambrì; 7x2’ Lugano.
Note: Valascia, 6038 spettatori.