*Dal Mattino della Domenica
Sono mamma che vuole raccontare e condividere un po’ della propria storia. Ho una desiderata figlia e voluta da me e dal ex compagno, separati da quando mia figlia ha poco più di un anno. Ci siamo lasciati poiché nonostante i vari tentativi, lui non ha mai sviluppato genitoriale, il senso del dovere, amore e riguardo nei confronti sua famiglia. Dopo diversi, tanti, troppi tentativi, un giorno deciso di lasciarlo, e di una vita insieme a mia figlia. che una volta separati stato meglio, forse per certi aspetti lo è stato, durante la convivenza sono annullata in tutti i perché da sola dovevo far fronte le responsabilità, senza nessun da parte del padre, anzi, spesso i bastoni tra ruote complicando la situazione, mettendoci difficoltà finanziarie, mettendo se stesso sempre al primo posto, trascurando me e la figlia e adottando poco consoni. Sostanzialmente ero sia l’uomo che la di casa, caricata di tutte le e travolta da un forte di solitudine e abbandono.
La vita dopo la separazione
Dopo la separazione ho ripreso ad avere una vita sociale, ho ripreso a prendermi cura di me stessa, a sorridere, a potermi comprare le calze, sí, le calze! Perché con lui non c’erano soldi nemmeno per quello, perché sperperava sia i miei che i suoi soldi, per i suoi vizi. Ho ricominciato a sentirmi di nuovo al sicuro, perché quando si ha a fianco una persona talmente egoista, che non si preoccupa delle conseguenze delle proprie azioni, si finisce col sentirsi vulnerabili, alla deriva, dunque senza un punto fermo. Ma da sola con mia figlia ho ritrovato la mia terra ferma, il mio piccolo paradiso, dove con lei mi sono rialzata. Nonostante abbia ripreso in mano la mia vita, sto ancora combattendo per mia figlia, e per i miei diritti di madre e donna. Combatto perché lui vuole fare il padre in base alle sue esigenze personali, o se ha voglia di esserci, non ha quasi mai contribuito economicamente. Non riesce a mantenere un posto di lavoro, e di conseguenza non riesce a garantire alla figlia nessun tipo di sicurezza, né per il presente e nemmeno per il futuro. Spesso mi chiedo cosa ne sarebbe di lei se io non ci fossi. Questo è un pensiero che può tormentare a tal punto da aver paura. Sono una mamma che lavora a tempo pieno, faccio tanti sacrifici per non farle mancare nulla, mi sono appellata a tutti i fori competenti affinché il padre venga richiamato ai suoi doveri genitoriali, ma purtroppo nessuna autorità è riuscita ad aiutarmi concretamente, vengo rimbalzata da un ufficio all’altro e continuo a sentirmi dire: “Signora non si può obbligare