Dieci anni fa, più precisamente il 29 novembre, il popolo svizzero accolse a larga maggioranza il divieto di edificazione di minareti. Un sì che, si disse, rappresentò un voto contro un establishment politico che quasi all’unanimità aveva chiesto di opporsi all'iniziativa, oltre che un'opposizione all'avanzata del islamismo in Svizzera. Di seguito proponiamo un'intervista del portale francese "Riposte laique" a Oskar Freysinger, uno dei principali promotori dell'iniziativa, in occasione dei dieci anni dallo storico voto.
Riposte laique: Sono passati dieci anni da questo famoso voto svizzero sui minareti. Potrebbe, per i nostri lettori più giovani e più recenti, ricordarne la storia?
Oskar Freysinger: Nonostante l'opposizione della popolazione, del municipio e del consiglio comunale, l'autorità giudiziaria aveva deciso di autorizzare la costruzione di un minareto nel comune di Wangen. Per evitare tale negazione della democrazia in futuro, era necessario un cambiamento costituzionale. Da lì è nata l'idea di un'iniziativa popolare.
RS: Cosa l'ha colpito di più di quella campagna, che è stata decisamente animata, soprattutto sui televisori?
Oskar Freysinger: la malafede dei nostri avversari, i loro insulti, la loro servilità e la loro codardia nei confronti dell'Islam, nonché il divieto dei nostri manifesti in molti luoghi.
RS: Questa vittoria, che ha sorpreso tutti gli osservatori, ha cambiato la situazione e ha rallentato l'avanzata dei musulmani più radicali in Svizzera?
OF: È stato un momento storico, nel senso che un popolo libero significava per la prima volta all'Islam che non potevano prendersi lo spazio pubblico. E questo ben prima degli attacchi di Nizza e Bataclan! Successivamente, altre nazioni hanno seguito l'esempio vietando il velo islamico e così via.
RS: Un anno dopo, era l'ospite principale della nostra conferenza contro l'islamizzazione in Francia. Aveva ricevuto un'eccezionale ovazione da parte del pubblico. L'ha sorpreso?
OF: Sì, la sorpresa è stata grande, perché non mi rendevo conto di quanto la mia lotta trascendesse i confini e riguardasse tutti i paesi democratici. Entrando nella stanza, rimasi sbalordito dalla "standing