Ticino, 13 novembre 2019

Ballottaggio del 17 novembre, Marchesi: "Un'occasione unica"

*Dal Mattino della Domenica. Di Piero Marchesi (Presidente UDC Ticino)

Il Ticino ha sempre votato contro gli accordi bilaterali, si è sempre espresso contrariamente alle varie leggi e direttive UE, ha rifiutato il miliardo di coesione all’UE e ha ribadito a più riprese di voler tornare a gestire l’immigrazione con tetti massimi, contingenti e preferenza indigena. Una chiara e coerente volontà popolare confermata dai problemi che il Ticino vive oramai da anni.

L’esplosione del numero di frontalieri - gli ultimi dati hanno stabilito il nuovo record negativo di 68'000 unità - il dilagante effetto di sostituzione di manodopera residente con quella proveniente d’oltre confine e sempre più aziende che invece di applicare la preferenza indigena - come deciso dal popolo e previsto nelle Costituzioni federali e cantonali applicano sistematicamente la preferenza ai frontalieri. Il Ticino si sta impoverendo e per i nostri giovani l’accesso al mercato del lavoro è sempre più un tabù.

A Berna ci si aspetta che gli eletti ticinesi portino le preoccupazioni del Cantone che rappresentano, ma la partitocrazia composta da Plr, Ppd, Ps e Verdi continua a difendere l’accordo di libera circolazione ritenendolo positivo
per il Paese. Il prossimo 17 novembre i ticinesi decideranno chi eleggere alla Consiglio degli Stati, la Camera dove sono rappresentati con due membri tutti i Cantoni. Negli ultimi decenni il Ticino ha eletto rappresentanti che mai hanno difeso queste posizioni.

Per questo motivo, in questo difficile momento per il Ticino e per i ticinesi, è importante che uno dei due eletti al Consiglio degli Stati porti una chiara contrarietà a un ulteriore avvicinamento all’UE, che voglia disdire l’accordo di libera circolazione che ha causato lo scempio nel mercato del lavoro che tutti conosciamo, che sia contrario alla concessione del contributo di 1,3 miliardi all’UE e che pensi prima al nostro Paese piuttosto che al resto del mondo.

La Lega, l’UDC e l’UDF compatti presentano al secondo turno Marco Chiesa, che ha ottenuto un brillante risultato lo scorso 20 ottobre. Siamo convinti che questa sia l’occasione buona per avere uno di noi al Consiglio degli Stati. Invito tutti i cittadini ticinesi a volersi impegnare affinché ciò sia possibile convincendo amici, parenti, i vicini di casa e qualsiasi persona possa contribuire alla causa, a votare scheda secca Marco Chiesa. Ne va del futuro del nostro Cantone.

*Edizione del 10 novembre 2019

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