Svizzera, 27 ottobre 2019

Carla Del Ponte critica il governo, "i jihadisti siano rimpatriati in Svizzera"

L'ex procuratrice generale della Confederazione Carla del Ponte e investigatrice speciale delle Nazioni Unite Carla Del Ponte critica il Consiglio federale per il suo rifiuto di rimpatriare i jihadisti con passaporto svizzero. Solamente riportandoli in Svizzera si potrebbe capire cosa li ha spinti a partire, secondo Del Ponte.

"Secondo me la cosa migliore è rimpatriare attivamente i jihadisti e processarli in Svizzera", ha affermato l'ex procuratrice in un'intervista pubblicata sabato da "Schweiz am Wochenende". Del Ponte non capisce perché la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter si rifiuti di fare così. In precedenza Keller-Sutter aveva espresso la preferenza che i jihadisti con cittadinanza
elvetica siano processati in Siria piuttosto che in Svizzera, da dove sarebbe difficile raccogliere gli elementi per processare queste persone.

"È importante capire come e perché questi individui si facciano coinvolgere dalla guerra. Solo così possiamo imparare qualcosa", ha aggiunto. Inoltre, sarebbe meglio un rientro controllato, piuttosto che ritorni selvaggi "più pericolosi".

Carla del Ponte si è poi anche espressa sul ruolo della Turchia nel conflitto in Siria. Con l'invasione Erdogan, secondo Del Ponte, avrebbe violato il diritto internazionale e per questo motivo il presidente Recep Tayyip Erdogan dovrebbe essere indagato per crimini di guerra.

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