*Dal Mattino della Domenica. DI Lorenzo Quadri
I balivi germanici di Lufthansa (altro che Swiss) ne combinano peggio di Bertoldo. E dire che, dopo il grounding della “gloriosa” Swissair, parecchi enti pubblici hanno pure versato dei bei soldoni per contribuire alla nascita di una nuova compagnia. Prima i balivi di Lufthansa hanno fatto terra bruciata delle altre compagnie che operavano sull’aeroporto di Lugano-Agno. Poi ci hanno ingerlato società sull’orlo del baratro, che infatti sono andate in palta in tempi brevi (vedi Adria). Dopo il fallimento di Adria, i balivi germanici se ne sono lavati le mani ed hanno scaricato – senza remore e senza vergogna - Lugano, il Ticino, l’aeroporto e tutti quanti ci lavorano. C’è da chiedersi seriamente se non ci siano gli estremi per portare la cosiddetta Swiss in tribunale.
La ciliegina
Come noto, i signori di Lufthansa hanno detto – loro, che dovrebbero gestire una compagnia aerea! – di andare a Zurigo in treno. Oppure, udite udite, di andare alla Malpensa. Da notare che almeno alla Malpensa i passeggeri non saranno in futuro costretti a pagare le deliranti tasse sui biglietti aerei che i politicanti del triciclo in fregola ecoisterica bramano di introdurre (il PLR, ormai sempre più partito delle tasse nonché fotocopia del P$$, se le è addirittura inserite nel programma elettorale). Tanto per mettere la ciliegina sulla torta, i balivi teutonici hanno pure cercato di giustificarsi sostenendo che non ci sarebbero state reazioni politiche (?) alla loro scelta di scaricare il Ticino!
La fregnaccia del FlugZug
Ad inizio settimana, i magna-magnamagnager di Lufthansa hanno annunciato l’introduzione del fantomatico “FlugZug”. Oltre al danno, la beffa. Lor$ignori si permettono pure i giochini di parole; naturalmente ad uso e consumo esclusivo del pubblico tedescofono (che la