Sport, 17 settembre 2019

Livio Bordoli: "Lo sport? Eliminerei quelli violenti e diseducativi"

Incontro col responsabile tecnico della Federazione ticinese di calcio

LUGANO - Calcisticamente parlando Livio Bordoli non si è fatto mancare nulla. Ha giocato nel Bellinzona, nel Locarno e nel Chiasso, ha diretto, oltre alle squadre appena menzionate, anche il Lugano e prima ancora il Tresa/Monteggio e il Mendrisio (ci tiene a dirlo!). Ma ha avuto soprattutto un’esperienza straordinaria: "A Bellinzona, durante l’era Pazmandy e al fianco di Paulo Cesar. Indimenticabile!" ricorda con un pizzico di nostalgia.

Oggi il vogornese è responsabile tecnico della Federazione ticinese, un ruolo importante per il movimento calcistico ticinese, un ruolo che gli sta dando molte soddisfazioni. Il Mattino della Domenica lo ha incontrato nei giorni scorsi davanti ad un buon caffè e il buon Livio, come sua abitudine, ha sciorinato schiettezza e bonarietà. 

Qual è il suo maggior pregio? 
Sensibilità.

Il suo peggior difetto? 
Sono permaloso, accidenti! 

Un uomo deve essere… 
Se stesso, anche se non è facile.

Una donna deve avere… 
Personalità.

La pìù grande paura? 
Non riuscire a veder crescere i miei due figli.

Attore preferito?
Russel Crowe .

Attrice preferita?
Monica Bellucci.

La donna più bella? 
Miss Mondo.

Libro preferito? 
L’arte della felicità, del Dalai Lama.

Scrittore numero uno? 
Non saprei dire… 

Radio più ascoltata? 
/> Radio 3i, Rete 3 e Radio Ticino.

Trasmissione preferita? 
Domenica Sportiva 

Televisione preferita? 
RSI 

Ambrì Piotta o Lugano?
Lugano ma simpatizzo anche per i leventinesi.

Pelè o Maradona?
Diego, sempre.

Miglior calciatore ticinese? 
Kubilay Türkyilmaz.

Il ricordo sportivo più bello?
La promozione in A con il Lugano nel 2015 e il 4-2 inflitto dall'ACB brasileiro al Losanna nel 1986. 

L’esperienza migliore?
Con l’ACB, al fianco del grande Paulo Cesar. Una storia irripetibile.

Avversario più difficile affrontato sul campo? 
Andrea Parini (del Lamone, ndr), tosto, duro, rognoso… 

Compagno o tecnico ideale?
Ne cito due: naturalmente Paulo Cesar e poi Gil Garcia. Quest’ultimo mi allenò nelle giovanili del Locarno.

I peggiori?
Ce ne sono alcuni ma per amor di patria non li nomino… 

Lo sport che abolirebbe? 
Tutti quelli violenti e diseducativi.

E nel mondo attuale? 
La cattiveria, sempre crescente purtroppo.

Sogno nel cassetto?
Portare a termine i progetti che ho. Nel calcio come nella vita privata.

Cosa detesta di più? 
L’ipocrisia.

Se diciamo Portogallo? 
Una bella esperienza calcistica e personale. 

MDD

Guarda anche 

Blackout e carattere: la Svizzera mostra il suo valore

HERNING (Danimarca) – A complicarsi la vita, la Nazionale di Patrick Fischer, ha mostrato di essere bravissima. Se contro la Cechia, all’esordio, un secondo t...
11.05.2025
Sport

Uragano Shaqiri: per il Lugano è notte fonda

LUGANO – Sarà che conosceva già Cornaredo meglio di tutti i suoi compagni di squadra. Sarà che il suo tasso tecnico è nettamente pi&ugra...
11.05.2025
Sport

Un Consigliere nazionale vuole obbligare gli stranieri a fare il servizio militare in Svizzera

Cittadini stranieri nell'esercito svizzero? Può sembrare una provocazione, ma è la proposta fatta dal consigliere nazionale Erich Vontobel (UDC/ZH), con...
11.05.2025
Svizzera

Nemo si oppone alla partecipazione di Israele a Eurovision e mette la SSR in imbarazzo

L'opposizione del cantante Nemo alla partecipazione di Israele al concorso Eurovision ha fatto parecchio discutere negli ultimi giorni. In un'intervista con la te...
11.05.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto