Mondo, 09 settembre 2019
"Mia moglie sta male, mi aiuti?". Ma era una scusa e la violenta per ore
Una 26enne di Vittoria (Ragusa) è stata violentata per ore da un uomo, già noto alle forze dell’ordine per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina. L’uomo, anche lui 26enne, ha fermato l’auto della vittima di notte, chiedendo aiuto perché “la moglie sta male”. Ma era solo una brutale scusa per abusare sessualmente della sfortunata donna. L’episodio risale a settimana scorsa.
Fatto salire in macchina, l’uomo ha subito minacciato la donna di morte. “So tutto di te, se parli ammazzo te e la tua famiglia”. Poi si è messo alla guida, ha portato la vittima vicino al cimitero del paese, dove ha sottratto la borsa alla donna e letto le sue generalità ad alta voce.
Poi ha abusato di lei in auto. Dopodiché, ha rimesso in moto la vettura e si è recato in una spiaggia dove

ha parlato alla sfortunata donna della lite che aveva avuto con la moglie qualche ora prima. E poi ancora al cimitero per nuove violenze e minacce.
La giovane donna – riporta il Corriere della Sera – ha cercato aiuto cercando i suoi amici, che hanno però i cellulari spenti. Come una sua cara amica alla quale manda un messaggio vocale ricostruendo le tre ore di violenza subita. Infine si è recata in ospedale, dove i medici hanno chiamato la polizia che ha avviato le indagini, che hanno portato al fermo eseguito dalla squadra mobile.
L’uomo è stato individuato dal personale della squadra mobile della Questura di Ragusa anche dalla visione di immagini di telecamere di sicurezza. Ad indicarlo la vittima tra le foto che le ha mostrato la polizia perché nel 2018 era stato condannato per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina.