Sport, 26 agosto 2019
Lugano nel pallone: buttare via questi punti è deleterio
La sconfitta maturata ieri a San Gallo non solo fa male, non solo deve far riflettere, ma fa rabbia: i biancoverdi hanno mostrato di essere inferiori a Sabbatini e compagni che però si sono dovuti inchinare
SAN GALLO – Ci sarebbe da non crederci, ci sarebbe da mangiarsi le mani, ci sarebbe da arrabbiarsi e da fare mea culpa: in casa Lugano il KO rimediato ieri a San Gallo non può certo passare inosservato. Sicuramente a sangue freddo, con l’adrenalina che sarà scesa, Celestini sarà in grado di leggere e correggere gli errori commessi ieri al Kybunpark insieme ai suoi ragazzi, ma i 3 punti lasciati nel caldo torrido di San Gallo fanno davvero male.
Sì perché questo Lugano è davvero più forte, e non di poco, di Itten e compagnia, ma come spesso accade nel calcio… non vince sempre il più forte, specie se spreca troppo, specie se sbaglia cose elementari, specie se si fa del male da solo e perde completamente la testa all’interno dei 90’.
Tutte cose accadute ieri a Sabbatini e compagni che, dopo aver rischiato grosso in apertura di partita quando l’ottimo Baumann ha intercettato il rigore – non perfetto – di Itten, erano riusciti a mettere la partita in discesa. Certo che se dopo la rete di Holender i bianconeri avessero sfruttato le occasioni con Rodriguez e Aratore… ora staremmo a parlare di altro. Ma
questo Lugano deve crescere, deve maturare, soprattutto caratterialmente e mentalmente: restare in 10 come avvenuto a causa di Custodio è assolutamente sconsiderato, spegnere la luce da lì in poi… è assolutamente inaccettabile.
Soprattutto perché il campo ha parlato in modo chiaro: quando giocano i bianconeri possono davvero far male a quasi tutte le squadre, hanno scendono semplicemente in campo come ieri nei secondi 45’, allora tutto cambia. Non è stato il vero Lugano quello visto sul campo che ospiterà le partite casalinghe europee, ma Celestini può sorridere almeno per una sicurezza che risponde al nome di Holender: l’attaccante ha il gol nel sangue, nelle vene gli scorrono palloni da infilare e in rete e la sua presenza sarà fondamentale da qui in poi.
Sperando che il resto della squadra lo sostenga, a partire da domenica, a partire dalla complicata trasferta di Basilea, perché la classifica non è ottimale, perché così facendo si sprecano punti pesanti per poter sognare qualcosa di storico e perché dopo il sorteggio di Europa League di venerdì la testa potrebbe anche essere da un’altra parte.