Svizzera, 04 luglio 2019

Picchia e violenta la compagna perchè non vuole sposarlo, condannato a quattro anni di carcere e espulsione

Nel marzo 2018, a La Chaux-de-Fonds, un trentenne algerino aveva fatto vivere un calvario alla sua compagna, allora in piena procedura di divorzio con il suo ex marito.

Come riporta il portale "Arcinfo", l'uomo, in un attacco di rabbia, una aveva picchiato la donna, tirandole i capelli nell'appartamento fino a farla svenire.

Alle quattro del mattino del giorno seguente l'uomo aveva ricominciato i maltrattamenti. "Visto che non vuoi più essere mia moglie, ne approfitterò per violentarti da dietro", gli disse prima di passare all'atto, poi ripetuto alcune ore più tardi.

Per questi fatti il trentenne era stato condannato lo scorso gennaio a quattro anni di carcere ed espulsione dal territorio svizzero. Una pena contro cui aveva fatto
appello.

Lo scorso mercoledì è apparso quindi nuovamente davanti al tribunale cantonale di Neuchâtel. Per giustificare il suo atto, l'imputato ha dichiarato di non sapere che la sua compagna, che aveva incontrato ad Amsterdam, era ancora sposata.

Secondo "Arcinfo", se ammette di averla colpita, l'uomo ha negato qualsiasi coercizione sessuale. "Non l'ho violentata. Se non facevamo sesso 5-6 volte al giorno, non era soddisfatta", ha affermato.

Il suo avvocato ha chiesto l'assoluzione del suo cliente, sostenendo che non vi fossero prove sufficienti che dimostrino la sua colpevolezza. Il pubblico ministero, da parte sua, ha invece richiesto la stessa pena della prima condanna. Il verdetto è previsto per venerdì.

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