BELLINZONA - Mancano solo i dettagli e poi, salvo clamorosi ribaltoni per altro non previsti, il Bellinzona dal prossimo mese di luglio si avvarrà della collaborazione di Pablo Bentancur, agente di diversi calciatori sudamericani di fama e già azionista di minoranza del Lugano, club che ha aiutato a centrare la promozione nella massima serie nella stagione 2014/2015 con l’innesto di cinque giocatori della sua “scuderia” (Malvino, Barbosa, Renato Cesar, Melazzi e Cortelezzi).
Manca solo l’ufficialità e nella Capitale i tifosi sono in fibrillazione: c’è voglia di Challenge League e Don Pablo ha certamente i mezzi per dare un colpo di mano. In che modo, è chiaro: il procuratore uruguaiano-peruviano metterà a disposizione della società dei giocatori affini al progetto tecnico e in grado di fare la differenza. Non ci saranno innesti di capitali, come qualcuno può essere indotto a pensare. No, al club verranno messi a disposizione esperienza, competenze e professionalità. Il suo arrivo potrà dare nuova linfa alla società granata oppure non è il momento giusto per questa operazione? Lo abbiamo chiesto a sei “esperti”.
Manuele Morelli, ex presidente ACB
A mio parere la società non deve avere fretta ad ambire alla promozione nella lega cadetta. Occorre consolidare le basi per poi costruire il futuro con concrete e giustificate ambizioni ma con la dovuta serenità e su solide basi. Portando a Bellinzona un manager di calciatori, immagino i più sudamericani, significa chiudere in faccia le porte al lavoro eccellente del Team Ticino, lasciando unicamente un piccolo spiraglio ai ragazzi formati nalla struttura con sede a Tenero; legarsi di fatto ad un unico procuratore è limitante, perciò ben vengano le collaborazioni ma su più fronti e con un occhio di riguardo al citato Team Ticino. Valorizziamo in sostanza i nostri calciatori e non quelli degli altri, perlomeno in Prima Lega Promotion, categoria nella quale il budget è ancora sopportabile. Un tantino diverso il discorso il Challange League, ma diamo tempo al tempo, la fretta è spesso una cattiva alleata. Capisco Bentancur: Bellinzona rappresenterebbe per lui uno spiraglio da offrire su un piatto d’argento ai clienti meno dotati. Ma forse un tantino comodo, no?
Luca Sciarini, giornalista Teleticino
Pablo, che ho conosciuto ai tempi della promozione del FC Lugano nel 2015, è un vero uomo di calcio. Lavora ai massimi livelli internazionale e ha contatti con manager e club che vanno per la maggiore. I dirigenti granata, che in questi anni hanno fatto un ottimo lavoro ottenendo grandi successi, ammettono però da tempo di essere arrivati al massimo delle loro potenzialità. C'è bisogno di un aiuto, di qualcuno che possa allacciare rapporti ai piani più alti, per permettere ai granata di continuare a crescere e tornare così in quella Swiss Football League che una piazza come quella bellinzonese merita. Bentancur è un manager appassionato e quando si innamora di un progetto dà tutto sé stesso. Sono certo che darà una spinta vigorosa, sia a livello tecnico che di esperienza calcistica. Dovranno essere bravi gli attuali dirigenti a capire la figura di Pablo, che a volte può apparire ingombrante