La California, nell'immaginario collettivo, è un posto idiallico, dove una natura incantevole si fonde con le dinamiche "cities" (Los Angeles e San Francisco le più celebri) in un clima caldo e soleggiato. Praticamente chiunque nella sua vita ha visto film o serie TV ambientate in questo stato americano, che è sicuramente una delle mete più ambite dai turisti che si recano negli Stati Uniti. Poi è arrivata la Sylicon Valley, che a questa immagine di stato solare ma moderno ha ancora aggiunto un tocco "high-tech", di tecnologia avanzata, a questo territorio nell'ovest degli Stati Uniti.
Ma da qualche anno l'immagine della California ha preso diversi colpi. Il tema negli Stati Uniti è abbastanza discusso anche perchè riguarda la gestione "liberal", ossia della sinistra, delle grandi città americane e, nel caso della California, dell'intero Stato. Prezzi alle stelle, senzatetto, povertà, sporcizia, crimine sono diventati fenomeni comuni in diverse grandi città americane, New York, Chicago e, soprattutto, le città californiane di San Francisco e Los Angeles.
Non è un caso quindi se a poche ore di distanza sia il New York Times e il Washington Post hanno pubblicato due articoli che descrivono con toni estremamente critici la situazione di San Francisco, la città californiana capitale della tecnologia mondiale che da anni è diventata una delle più diseguali, invivibili e costose degli Stati Uniti. Gli affitti, i prezzi delle case o il costo di un pranzo a San Francisco sono alti come quasi da nessun’altra parte; la popolazione è demograficamente tra le meno variegate delle zone urbane del paese. Come in praticamente tutte le grandi città americane, da anni San Francisco è governata dai Democratici, che hanno fallito nel contenere questa deriva e che ancora recentemente hanno bloccato misure che avrebbero potuto migliorare la situazione, con il sostegno del loro elettorato.
San Francisco si trova nel Nord della California e in realtà si tratta di un’area relativamente piccola, di poco oltre 120 chilometri quadrati, all’estremità della penisola di San Francisco. Oltre i confini della città vera e propria sorge una vasta area urbana che comprende posti come San Mateo, Palo Alto, Mountain View, Cupertino, Santa Clara, San Jose, Oakland dall’altra parte della baia. Alcuni di questi nomi li avrete già sentiti, perché ospitano le sedi di alcune delle più importanti aziende di tecnologia al mondo: Apple, Google, Facebook, Uber, Tesla, Hewlett Packard, Visa, Netflix giusto per citarne alcune tra quelle conosciute anche alle nostre latitudini.
Queste aziende si sono stabilite a San Francisco nell’arco di decenni, ma è stata in particolare l’ultima ondata, quella degli ultimi quindici anni, a cambiare radicalmente la città. Farhaad Manjoo, che si occupa di tecnologia sul New York Times, ha scritto che a San Francisco "l’economia sta esplodendo, ma nessuno ne è particolarmente convinto". Un quinto degli abitanti della California fatica a sostenersi economicamente, e dal 2010 le persone che hanno lasciato lo stato sono triplicate; eppure a San Francisco una persona ogni 11'600 abitanti è un miliardario. Il reddito annuo per potersi permettere una casa di medie dimensioni è di oltre 320mila dollari, con un prezzo medio di 1,6 milioni di dollari per una casa monofamiliare. L’affitto medio di una casa con una camera da letto è di 3'700 dollari al mese.
A San Francisco c’è una delle più alte popolazioni di senzatetto degli Stati Uniti: sono circa 7.500 su 880mila abitanti, quasi 1 ogni 100 persone. Recentemente il New York Times ha raccontato di come molto vivano rovistando nella spazzatura delle case dei super-ricchi. Le attività commerciali storiche chiudono con una certa frequenza perché gli stipendi offerti ai dipendenti sono troppo bassi per vivere in città; spesso vendono i locali ai fondi di investimento che ci costruiscono nuovi appartamenti di alta fascia. I negozi che sopravvivono, o quelli nuovi che aprono, hanno prezzi proibitivi: nelle zone degli uffici del centro città è comune pagare 20 dollari per un’insalata.
L’articolo