Mondo, 25 marzo 2019

Italia, in Basilicata nuova vittoria del centrodestra. Crolla la sinistra, ancora avanti la Lega

Con oltre il 42% delle preferenze  il candidato del centrodestra Vito Bardi (a destra nella foto) stravince le elezioni regionali in Basilicata, strappandola così alla sinistra che la governava da ventiquattro anni.

Il candidato scelto dal Pd, Carlo Trerotola, si ferma invece sotto il 33% e, mentre continua la serie di vittorie del centrodestra nelle elezioni regionali, il Movimento 5 Stelle incassa una nuova sconfitta. Il suo candidato Antonio Mattia non va, infatti, oltre la soglia "psicologica" 20% confermando così la tendenza negativa delle ultime tornate elettorali.

Il centrodestra invece non manca un solo appuntamento elettorale. Nei mesi scorsi la coalizione aveva già scalzato il centrosinistra in Abruzzo, facendo eleggere il neo governatore Marco Marsilio, e la Sardegna piazzando il neo presidente Christian Solinas. Ieri è toccato alla Basilicata che va così ad aggiungersi alle altre otto Regioni già "targate" centrodestra (Abruzzo, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Molise, Veneto e Sicilia).

Una lista che si fa più lunga se si considera anche il Trentino-Alto Adige con le giunte del presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher (Südtiroler Volkspartei - Lega Salvini Alto Adige-Südtirol) e del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega).
Il centrodestra guida più Regioni del centrodestra a cui adesso restano "solo" nove Regioni (Lazio, Marche, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria). E, nei prossimi mesi, il panorama potrebbe mutare ulteriormente. Nel 2019 infatti saranno chiamate al voto anche altre tre Regioni che sono attualmente guidate dal centrosinistra: il Piemonte andrà alle urne a maggio mentre in autunno sarà la volta della Calabria e dell'Emilia Romagna.

A fare la parte del leone nell'avanzata del centrodestra è ancora la Lega di Matteo Salvini, che, stando agli ultimi risultati disponibili quando sono state scrutinate 608 sezioni su 681, arriva al 18,66% dei voti dietro il 20,66% del M5S. Per il partito di Salvini un notevole balzo avanti rispetto a quattro anni fa quando nemmeno si era presentato e un triplicamento dei voti rispetto alle elezioni nazionali dell'anno scorso.



A farne le spese soprattutto il PD, crollato dal 24,8% al 8,1%, e in misura minore il M5S che perde circa 3 punti percentuali rispetto alle ultime regionali. Soddisfatto Salvini che su Twitter esulta per l'ennesima vittoria del suo partito e della coalizione di cui fa parte. "Sette a zero - ha commentato il vicepremier su Twitter - saluti alla sinistra e ora si cambia l'Europa".

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