Mondo, 15 febbraio 2019
Uccisa perché non voleva sposare l'uomo deciso dalla sua famiglia. Ma nessuno pagherà!
In Pakistan è andato in scena il processo contro il padre, lo zio e il fratello di Sana Cheema.
La ragazza aveva 25 anni, viveva in provincia di Brescia a e i parenti la costrinsero a lasciare casa per tornare in patria e sposarsi con l’uomo che le avevano destinato. Lei rifiutò e fu trovata morta pochi giorni dopo.
Se tutti parlarono di cause naturali, si scoprì poi che era stata
strangolata.
Da chi? Ilpadre di Sana, Ghulam Mustafa Cheema, lo zio Mazhar Cheema e il fratello Adnan confessarono di averla uccisa perché aveva disonorato la famiglia. In seguito ritrattarono.
Ebbene, il giudice ha ordinato il loro rilascio perché non vi sono prove sufficienti per dire che Sana è stata davvero uccisa.
La giovane voleva convolare a nozze col fidanzato, un italiano.