Mondo, 22 novembre 2025

Zelensky in difficoltà per il piano di pace USA-Russia, “il momento più difficile della nostra storia”

"L'Ucraina potrebbe trovarsi di fronte a una scelta molto difficile: la perdita di dignità o il rischio di perdere un partner chiave", ha dichiarato Zelensky in un videomessaggio alla nazione. "Stiamo attraversando uno dei momenti più difficili della nostra storia", ha continua il presidente ucraino.
Il riferimento è al piano di pace messo a punto tra Russia e Stati Uniti, articolate in 28 punti, e che, in sostanza, chiedono a Kiev di cedere i territori occupati dalla Russia, rinunciare all'adesione alla NATO, ridurre le sue forze armate e indire elezioni nei 100 giorni a venire.

Le proposte americane prefigurano "una vita senza libertà, senza dignità, senza giustizia. E che crediamo a colui che ha già attaccato due volte", ha aggiunto Zelensky, riferendosi alla Russia. "Presenterò argomentazioni, convincerò, proporrò alternative", ha continuato, aggiungendo: "Non tradirò mai... il mio giuramento di fedeltà all'Ucraina". Poco dopo, Zelensky ha parlato di questo piano con il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, ha indicato una fonte della presidenza ucraina, senza fornire dettagli sul contenuto di questa conversazione.

Il presidente ucraino ha inoltre tenuto consultazioni d'urgenza con i leader francese, tedesco e britannico, suoi principali alleati contro Mosca e Washington. "Stiamo lavorando al documento preparato dalla parte americana" per "garantire una pace autentica e dignitosa" per l'Ucraina", ha dichiarato su X dopo la conversazione telefonica con Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz.

Macron ha chiesto una soluzione al conflitto in Ucraina che coinvolga pienamente Kiev e ha affermato che qualsiasi decisione richiede il "sostegno e il consenso congiunti" degli europei e della NATO, ha indicato l'Eliseo in una nota.

Gli europei vogliono che "le forze armate ucraine siano in grado di difendere efficacemente la sovranità dell'Ucraina", ha specificato la Cancelleria tedesca in una nota. Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, da parte sua, ha affermato che qualsiasi "soluzione di pace" per l'Ucraina dovrebbe rispettare la sua "integrità territoriale", alla vigilia di una riunione del G20 a Johannesburg. Un funzionario statunitense ha dichiarato giovedì che il piano proposto per l'Ucraina includeva garanzie di sicurezza da parte di Washington e dei suoi alleati europei equivalenti a quelle della NATO in caso di un futuro attacco, confermando precedenti notizie di stampa.

Secondo il piano, reso pubblico dalla stampa, Kiev dovrebbe impegnarsi a non far parte della NATO e a non ricevere dispiegamenti di forze occidentali sul suo territorio, sebbene il piano preveda l'impiego di jet da combattimento europei in Polonia per proteggere il Paese.



Il piano incorpora diverse richieste di lunga data del Cremlino, finora respinte da Kiev. Stabilisce che Kiev ceda l'Ucraina orientale a Mosca e accetti l'occupazione di parte dell'Ucraina meridionale.
Le due regioni del bacino minerario e industriale del Donbass, Donetsk e Luhansk (orientale), così come la Crimea, annessa nel 2014, sarebbero "di fatto riconosciute come russe, anche dagli Stati Uniti", e Mosca riceverebbe altri territori ucraini attualmente sotto il controllo di Kiev.

La Russia vedrebbe inoltre la fine del suo isolamento dal mondo occidentale con la sua reintegrazione nel G8 e la graduale revoca delle sanzioni, nonché il suo desiderio di allontanare definitivamente Kiev dall'Alleanza Atlantica, sancito dalla Costituzione ucraina. Kiev dovrebbe limitare il suo esercito a 600'000 uomini e fare affidamento sulla protezione dei caccia europei di stanza in Polonia, mentre la NATO si impegnerebbe a non stazionare truppe in Ucraina. Si prevede che l'Ucraina terrà le elezioni entro 100 giorni, un punto che riecheggia ancora una volta le richieste di Mosca di rimuovere il presidente Zelensky.

La Russia, le cui truppe continuano a rivendicare contiue conquiste di nuovi villaggi lungo la linea del fronte, ha esortato il presidente ucraino a negoziare "ora" piuttosto che rischiare di perdere altro territorio. "Il suo margine di manovra si sta riducendo man mano che perde territorio", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante la sua conferenza stampa quotidianale.

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