Mondo, 26 dicembre 2018
"Sposalo o ti uccidiamo", 18enne indiana denuncia i suoi genitori
Sin da quando era piccola era costretta a sottostare alle severe regole imposte dai genitori.
Quando, però, la famiglia gli comunica che avrebbe dovuto sposare un uomo che lei neanche conosceva, una ragazza indiana si è ribellata e ha denunciato il padre e la madre alle autorità.
È successo a Colorno, comune italiano in provincia di Parma. Come riferisce il sito de "IlGiornale", la ragazza, 18enne, frequenta una scuola superiore della città e non poteva sopportare l'idea di dover passare il resto della vita con qualcuno che nemmeno conosce e, per questo, con coraggio si è opposta alla volontà della sua famiglia.
Ma la ribellione della giovane ai suoi genitori non è stata ben accolta. Per loro, le loro decisioni erano da considerare inappellabili e il matrimonio, inoltre, era già pronto e doveva essere celebrato.
Per farle accettare le nozze, il padre e la madre l'hanno addirittura minacciata di morte: "O lo sposi o ti ammazziamo" è una delle frasi che i due hanno rivolto contro la propria figlia.
Per la ragazza, una situazione insostenibile e pericolosa. La 18enne, così,
si è recata dai carabinieri di Colorno che hanno raccolto la sua testimonianza.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno scoperto che la ragazza, sin da piccola, era stata costretta a vivere in uno stato di sottomissione assoluta e anche una minima trasgressione delle rigide regole significava il divieto di uscire più di casa, anche solo semplicemente per andare a scuola.
I genitori, inoltre, le hanno sempre vietato di frequentare ragazzi, anche quelli conosciuti in ambito scolastico e con il passare del tempo le imposizioni sono diventate sempre più severe ed hanno riguardato anche il modo di vestirsi ed il divieto di truccarsi.
L’obbligo di sposare un perfetto sconosciuto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con le prove raccolte, le forze dell'ordine ed i servizi sociali, sono intervenuti portando la ragazza indiana, alla quale è stata fornita una nuova identità, in una località segreta dove potrà iniziare una nuova vita lontano dai vessanti genitori.
Genitori i quali, invece, sono stati raggiunti dal provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Parma, del divieto di avvicinarsi alla figlia.