Mondo, 02 dicembre 2018

Il Partito democratico italiano, un partito "sull'orlo del collasso": pochi votanti e conti in rosso

Ha visto giorni migliori la sinistra italiana. Nettamente sconfitta nelle scorse elezioni del 3 marzo, la sinistra italiana, e in particolare il Partito Democratico, ad oggi non è riuscita a costruire un'opposizione degna di questo nome, e come lo testimonia un'inchiesta del giornale L'Espresso, si trova ora in uno stato calamitoso, "sull'orlo del collasso". L'Espresso è entrato in possesso della tabella con i dati sugli iscritti che hanno partecipato alle primarie regionali nel Lazio. Un reportage tra Roma, Bologna e Torino tra sezioni abbandonate e i militanti sfiduciati.

I dati delle votazioni del PD in una sfida pre-primarie tra due esponenti democratici al ruolo di segretario regionale
del Pd, documento di cui l'Espresso è entrato in possesso (vedi sotto), dove alla fine si sono espressi appena 3'671 iscritti. Un piccolo ma significativo documento e che racchiude, alla perfezione, il senso di un partito sull'orlo di un collasso.

Ma non solo votanti in fuga. A Roma, oltre a essere abbasndonati dagli elettori, la federazione ha un conto in rosso di tre milioni di euro e anche nei circoli della Torino guidata dai Cinque stelle, e persino nel cuore di Bologna la Rossa, dove in dieci anni le sedi si sono ridotte da 136 a 98, il partito che fu di Renzi registra gravi difficoltà finanziare.


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