Il Brasile sta vivendo gli ultimi giorni di un'elettrizzante campagna elettorale, marcata dall'inarrestabile ascesa di Jair Bolsonaro, personaggio fuori dagli schemi che ha fatto della sicurezza e della lotta alla corruzione i suoi cavalli di battaglia in una parabola politica che per molti versi ricorda quella dell'attuale presidente americano Donald Trump, e non a caso Bolsonaro è soprannominato dai media come il "Trump brasiliano".
Benchè Bolsonaro sia ormai strafavorito nel secondo turno delle presidenziali, visto il suo 46% contro il 29% del suo sfidante Fernando Harrad, moltissimi brasiliani sono scesi in strada per manifestare il proprio sostegno al candidato di destra e la propria opposizione alla sinistra, che dopo più di un decennio al potere lascia il paese con una criminalità tra le più alte al mondo, milioni di brasiliani ridotti in condizioni di povertà estrema e una corruzione pervasiva che hanno sfiancato
il paese.
L'emittente francese France24 si è recata a San Paolo ad una di queste manifestazioni dove c'erano manifestanti pro-Bolsonaro "a perdita d'occhio". Vengono intervistati alcuni dei presenti e viene chiesto loro perchè si trovano lì. "Vogliamo un Brasile migliore, senza persone corrotte ma persone degne al potere" afferma una donna. "Siamo in strada perchè vogliamo del cambiamento. No ne vogliamo più sapere della sinistra perchè è lei che ha fatto colare a picco il paese" è il commento ancora più netto di un altro sostenitore di Bolsonaro. Il secondo turno che deciderà il futuro presidente del più grande e popoloso paese dell'America latina si terrà il 28 ottobre prossimo, e come detto, Bolsonaro è largamente favorito con tutti i sondaggi che gli danno una percentuale superiore al 60% rispetto al suo sfidante di sinistra.