Mondo, 19 ottobre 2018

Dentro il crimine sudafricano: La storia di Hannah, studentenssa rapita, violentata e brutalmente uccisa

foto lesobservateurs.ch
In Sudafrica ogni giorno ci sono 54 omicidi, 110 stupri e 45 persone vengono rapinate mentre si trovano dentro i propri veicoli ciò che lo rende uno dei paesi con la criminalità più alta al mondo. La vicenda della giovane studentessa 21enne Hannah Cornelius (nella foto), che oltre un anno fa aveva subito tutti e tre i crimini citati precedentemente, illustra la brutalità che la popolazione sudafricana deve subire in quello che, fino a qualche decennio fa, era ancora il paese più prospero e sicuro di tutto il continente africano.

Secondo la ricostruzione fornita dal Dailymail, Hannah Cornelius era si fermata nella sua auto in compagnia del compagno di studi Cheslin Marsh, 22 anni, davanti al appartamento di lui verso la mezzanotte del 27 maggio 2017 quando un gruppo di quattro uomini sono apparsi.

Hanno minacciato lei premendole un cacciavite sul petto mentre Marsh, sotto la minaccia di un coltello, è stato obbligato a spostarsi nel baule della macchina, dopo che i quattro gli hanno tolto contanti e telefono. Preso il controllo della macchina, con Hannah in un sedile posteriore e Marsh nel baule, si recano a casa di un spacciatore di droga per comprare droga e consumarla.

Più tardi portano la macchina in una zona isolata, dove fanno uscire Marsh dal baule e lo picchiano brutalmente con un mattone. Dato per morto, lasciano il ragazzo esamine in una pozza
di sangue. Lui si risveglierà il pomeriggio seguente, con un braccio rotto e diverse ferite alla testa. Cerca qualcuno per dare l'allarme per Hannah, ma non sa che il corpo di lei era già stato ritrovato sul ciglio di una strada a qualche chilometro di distanza e un imponente dispiegamento di polizia stava cercando lui e gli autori del crimine.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Hannah era stata portata in un bosco dove è stata violentata da tre degli uomini ed è poi stata uccisa con colpi di sasso alla testa e una pugnalata al collo.

La vicenda aveva profondamente scosso l'opinione pubblica sudafricana e in particolare la città di Cape Town, nel Sudafrica occidentale, considerata ancora una città relativemente sicura del paese. Nonostante sia passato più di un anno, il processo dei quattro uomini sospettati dei fatti è cominciato negli scorsi giorni ciò che ha riacceso l'attenzione mediatica sull'accaduto.

A oltre un anno dei fatti, Marsh continua a soffrire delle conseguenze di quello che è successo. È rimasto sordo di un orecchio e a oggi non è riuscito a riprendere i suoi studi. La madre di Hannah è morta annegata dieci mesi dopo la sua morte in un episodio che le autorità hanno definito accidentale. Hannah e sua madre lasciano il padre Willelm e il fratello Dries.

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