Sport, 04 settembre 2018
Federer: “Mi sono sentito sollevato quando il match è finito”
Il renano ha analizzato la sconfitta subita contro Millman negli ottavi di finale degli US Open: “Non è questione d’età, ho sofferto l’umidità, sudavo troppo, mi sentivo come non potessi respirare”
@usopen
NEW YORK (USA) – Quando tutti aspettavano agli US Open il quarto di finale delle meraviglie, quello tra Djokovic e Federer, ecco la sorpresa: nella notte il rossocrociato è stato battuto ed eliminato dall’australiano Millman col punteggio di 3-6, 7-5, 7-6(7), 7-6(3).
Federer così deve dire addio al torneo americano, che non vince dal 2008, e per la prima volta si arrende in carriera a un giocatore che non fa parte della Top50 della classifica Atp!
Il renano, che ha messo in campo il 49% di prime palle con ben 76 errori gratuiti, a fine partita ha analizzato la sua sconfitta: “Faceva troppo caldo, mi sembrava di non respirare, è una delle prime volte che mi succede – ha spiegato – Sudavo sudavo e il match andava avanti
e perdevo energia: non è questione di età. In parte quando è finita la partita mi sono sentito sollevato”.
“L’aria non circolava, ero zuppo di sudore – ha continuato – Era una di quelle giornate in cui sai che non è la tua giornata. Avessimo giocato col tetto chiuso sarebbe stato diverso, ma è chiaro che se mi fossi portato sul 2-0 sarebbe stata un’altra cosa”.
Federer però non ha mancato di sottolineare le qualità del suo avversario: “Complimenti a lui, ha giocato bene nonostante le condizioni a cui forse è abituato visto che viene da Brisbane. Ammiro la sua intensità, mi ricorda David Ferrer. Mi entusiasmo a vedere la passione che ci mette”.