Anche se la pace in Ucraina sembra ancora lontana, la questione dell'invio di soldati svizzeri per garantire il mantenimento di un potenziale cessate il fuoco è già stata evocata a Berna.
Mentre diversi paesi europei discutono da mesi di una possibile "forza di rassicurazione" per garantire un cessate il fuoco, per i Giovani Verdi Liberali, la Svizzera non deve rimanere ai margini in questo ambito. Non dovrebbe concentrarsi esclusivamente sugli aiuti umanitari. "È importante, ma non basta", ha sottolineato quest'estate al Blick il co-presidente del partito, Gwenaël Richard. "Nell'ambito di una missione di mantenimento della pace, la Svizzera deve inviare truppe nella regione di confine tra Ucraina e Russia".
Durante un intervento alla sessione autunnale del Parlamento, il Consigliere nazionale dei Verdi Liberali Beat Flach ha suggerito che le truppe svizzere potrebbero svolgere missioni di osservazione e pattugliamento nella regione di confine. "La Svizzera contribuirebbe così a rafforzare la sicurezza europea", ha sostenuto Richard.
Il Consiglio federale ha da parte sua finalmente preso posizione. Dice di non opporsi a una partecipazione svizzera nel qual caso ci fosse un mandato dell'ONU o dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) per una simile missione multilaterale e Berna verrà invitata a partecipare, la richiesta verrà presa in considerazione. Tuttavia, il Parlamento dovrebbe votare per tutte le missioni armate che coinvolgono più di 100 militari o che durano più di tre settimane, sottolinea il Consiglio federale.





