MAGAZINE - A 14 anni Zohran Mamdani si ritrovò a influenzare una decisione pesante: la Warner Bros aveva chiesto a Mira Nair, regista indiana, di dirigere il quarto film di Harry Potter, dopo il successo del terzo capitolo firmato da Alfonso Cuaron.
Mentre Hollywood la corteggiava, Nair stava però preparando "L’Omonimo – The Namesake", tratto dal romanzo di Jhumpa Lahiri, storia di una famiglia indiana emigrata a New York. Segnata dalla recente morte della suocera, la regista era combattuta se accettare il blockbuster o restare fedele al progetto più intimo.
"Non sapevo veramente che fare. Cosi' chiesi a Zorhan e lui mi disse: 'Mamma, molti bravi registi possono fare Harry Potter ma solo tu puoi girare L'Omonimo'." Per Nair fu "una liberazione" e la scelta cadde sul film sulla migrazione, sulle radici e sul dolore di perdere un genitore lontano da casa. Così "Harry Potter e il Calice di Fuoco" uscì nel 2005 diretto da Mike Newell, mentre "L’Omonimo", con Irrfan Khan e Kal Penn, debuttò nel 2006 tra gli applausi della critica. Fonte: ANSA.





