UCRAINA - L’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino (NABU) ha chiesto l’arresto dell’ex vicepremier accusato di “arricchimento illecito” nell’ambito dell’operazione “Midas”. Secondo l’accusa avrebbe ricevuto 1,2 milioni di dollari e quasi 100mila euro in contanti tramite la cosiddetta “lavanderia”, un appartamento a Kiev usato per far transitare fondi ottenuti con mezzi illeciti. Nelle comunicazioni interne veniva chiamato “Che Guevara”.
Gli investigatori sostengono che una delle ultime somme, 500mila dollari, sarebbe stata consegnata alla moglie dopo che l'ex vicepremier era già stato indagato. Gli importi sarebbero stati utilizzati per costruire immobili di lusso nella capitale. L’ex CEO di Naftogaz si era dimesso in estate dopo aver ricevuto un avviso di garanzia.
Parallelamente le autorità hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex viceministro dell’Energia. Secondo l’inchiesta avrebbe promesso attrezzature minerarie provenienti da Donetsk in cambio di cinque rate da 100mila dollari. Hale e tre presunti complici erano stati arrestati nell’agosto 2024 mentre incassavano la terza tranche.





