Mondo, 03 settembre 2025

Attacca i passanti con il coltello urlando frasi religiose, un morto e diversi feriti a Marsiglia

Un uomo è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalla polizia martedì in un quartiere trafficato del centro di Marsiglia, nel sud-est della Francia, dopo aver accoltellato cinque persone, una delle quali è in condizioni "critiche", secondo le autorità della seconda città più grande del Paese.

L'aggressore è "un uomo di nazionalità tunisina, legalmente residente", che era stato sfrattato dall'hotel in cui alloggiava "perché non pagava l'affitto", ha spiegato il procuratore Nicolas Bessone durante una conferenza stampa fuori dall'hotel.

"Secondo i testimoni, avrebbe pronunciato diverse parole religiose e confuse durante l'attacco", ma le prove iniziali raccolte "non supportano la giurisdizione della Procura Nazionale Antiterrorismo (PNAT)", secondo una fonte giudiziaria.

Alle 14:45, il 35enne tunisino è tornato nella camera d'albergo in cui alloggiava e "ha accoltellato un compagno di stanza al fianco", ha aggiunto il magistrato. Questa prima vittima è stata presa in cura "con urgenza" e si trovava "in condizioni critiche" alla fine del pomeriggio, secondo il pubblico ministero.



L'aggressore ha poi accoltellato il direttore dell'hotel diverse volte prima di inseguirlo per strada mentre fuggiva con il figlio. Quest'ultimo è stato accoltellato "alla schiena". Queste due persone, "in relativa emergenza", secondo il pubblico ministero, sono molto probabilmente "sicuramente salve", ha assicurato il Ministro dell'Interno francese Bruno Retailleau, giunto sul posto quella sera.

Il 35enne si è poi recato in una via affollata dello shopping nel centro città e in un bar ha cercato di ferire altre persone. Cacciato dal locale, ha continuato il suo "percorso criminale" e "sembra che, ciecamente e gratuitamente", abbia tentato di "colpire delle persone", due delle quali sono state "ferite al volto" da "colpi di manganello", arma che l'aggressore portava con sé, oltre a "due coltelli".

Una pattuglia di polizia è intervenuta rapidamente e, secondo il pubblico ministero, gli agenti gli hanno chiesto di "abbassare le armi", senza successo e hanno quindi usato le loro armi, come un taser o una pistola automatica, per "neutralizzarlo". L'uomo, già noto alla polizia e ai tribunali, è morto nonostante i tentativi di rianimazione poco prima delle 15:30.

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