Di recente sono aumentati i furti nei negozi di armi svizzeri. Solo nel mese di luglio sono stati segnalati quattro furti di armi, tentati o riusciti. Tra il 2020 e il 2021 si è già verificata un'ondata di furti con scasso, durante la quale sono state rubate centinaia di armi.
Spesso la merce riappare in Francia. Fedpol ha confermato ai quotidiani Tamedia che in Svizzera è in aumento la presenza della criminalità organizzata francese. “I gruppi identificati in Svizzera provengono spesso dai quartieri delle regioni di Lione, Annemasse, Grenoble, Montbéliard o Saint-Étienne.” Il problema scatena un dibattito su una possibile soluzione: bisognerebbe controllare meglio il confine o proteggere meglio i negozi di armi?
Per Jean-Luc Addor, consigliere nazionale UDC del Vallese e presidente della lobby delle armi Pro Tell, la soluzione è chiara: "Dobbiamo rafforzare i controlli alle frontiere e, a tal fine, aumentare il budget destinato alle dogane e alla polizia cantonale". L’Associazione svizzera degli armaioli e dei commercianti d’armi (SBV) sostiene l’appello di Addor.
“La soluzione semplicistica dell’UDC equivale a una deroga all’accordo di Schengen”, avverte il consigliere nazionale dei Verdi Clarence Chollet di Neuchâtel. Chollet ritiene che i controlli mobili siano la misura giusta. Inoltre, si intende ampliare la cooperazione transfrontaliera tra forze di polizia.
Tuttavia, Chollet non vede il problema solo nella criminalità transfrontaliera. "Se è così facile rapinare le armerie, significa che non sono sufficientemente sicure", afferma.
Thibaut Fontaine, capo dell'unità anticrimine organizzato di Lione, aveva già espresso queste preoccupazioni dopo le ondate di furti con scasso del 2020 e del 2021. "L'inventario è disponibile praticamente in tempo reale tramite Internet, le armi sono esposte e accessibili anche di notte", aveva dichiarato all'epoca alla RTS. "In Francia, le armi di questo tipo vengono conservate in un caveau". Secondo Addor invece le armerie in Svizzera sono "estremamente sicure". Inoltre, i criminali “non esitano a usare armi, arieti o persino esplosivi per le rapine”. Una cassaforte nel negozio non serve quindi a nulla.