VALLEMAGGIA - A Visletto, nel Comune di Cevio, sono ufficialmente iniziati i lavori di ricostruzione del ponte distrutto dall’alluvione tra il 29 e il 30 giugno 2024, una tragedia che costò la vita a otto persone. Lunedì scorso le ruspe sono entrate in azione per dare avvio a un cantiere che, secondo il cronoprogramma, vedrà l’apertura al traffico nel novembre 2026. Alla cerimonia inaugurale è stato il Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, a sottolineare l’importanza del progetto: “Ringrazio tutti per aver dimenticato per una volta rivalità e ricorsi per il bene di una regione”, ha dichiarato, definendo il nuovo ponte “un simbolo della rinascita e della sicurezza futura della Vallemaggia”.
Zali ha rivendicato i tempi record con cui il Dipartimento del territorio ha affrontato l’emergenza: prima con il ponte militare provvisorio, installato in meno di un mese, e ora con l’avvio della ricostruzione definitiva. “Senza la decisione di dichiarare lo stato d’urgenza, i tempi della burocrazia avrebbero paralizzato il progetto per anni”, ha sottolineato il direttore del DT. L’opera, dal valore di 8,4 milioni di franchi finanziati interamente dal Cantone, consentirà non solo un collegamento sicuro, ma anche il ripristino stabile delle principali reti di servizio: acqua, energia, comunicazioni e smaltimento delle acque luride.
Il nuovo ponte sarà una struttura moderna e armoniosa, lunga 146 metri e larga 8, con una trave continua a cinque campate in acciaio corten e calcestruzzo armato. Per migliorare la sicurezza contro l’erosione, verrà posizionato leggermente più a monte rispetto al vecchio tracciato. Le pile circolari da 1,3 metri ridurranno il rischio di fosse erosive, a garanzia di una maggiore resistenza idraulica.
Durante i lavori la viabilità sarà sempre assicurata, con possibili brevi periodi di traffico regolato. Pedoni e ciclisti continueranno a transitare sulla passerella ciclopedonale esistente. Per Zali e le autorità presenti, l’inizio del cantiere rappresenta “un segnale forte di ripartenza e di attenzione per una regione che non poteva restare isolata dopo la tragedia del 2024”.
Fonte: MDD, 13.7.2025